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Alcolismo

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L’alcolismo è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni comportamentali, fisiche e psichiche causate dal consumo continuativo o periodico di quantità elevate di alcol (Ministero della salute)

L’alcolismo può essere considerato una patologia cronica caratterizzata dalla dipendenza da alcool.

E’ caratterizzato da consumo compulsivo di alcool senza tenere conto dei problemi di salute, dei problemi sociali, lavorativi ed economici.



Alcool e giovani



 

 

 

 

 

 

 

Nel contesto in cui viviamo l’alcool può essere considerato un pericoloso fenomeno, soprattutto per gli adolescenti; infatti si abbassa sempre di più l’età in cui si comincia ad avere rapporti con l’alcool.

Comportamenti diffusi tra i giovani richiedono attenzione particolare, sia per le ripercussioni sociali: incidenti, violenza, assenze scolastiche, crimini, gravi problemi familiari; sia per 
quelle psicologiche: depressione, inquietudine, irritabilità.
 
La finalità dell’assunzione di alcool è esclusivamente a scopo di sballo, frutto di dinamiche di gruppo,  di desiderio di accettazione e integrazione in un determinato ambiente, allo scopo di condividere il medesimo attimo di divertimento, ritenuto normale. Proprio in questo sta l’anomalia. Fino a pochi anni fa l’alcolismo era considerato sinonimo di persone emarginate, oggi i giovanissimi lo identificano come un fenomeno di moda che determina un’immagine di successo.
Alla ricerca del cosiddetto ” sballo”, al consumo di bevande alcoliche si associa spesso l’uso di sostanze stupefacenti, così lo “sballo”  è assicurato.
Questo atteggiamento irresponsabile e inconsapevole a lungo termine può determinare una vera e propria dipendenza. Per alcuni ragazzi può essere una moda momentanea riuscendo
a uscirne fuori, altri invece saranno gli ALCOLISTI di domani.
Si può, tuttavia, avere l’abitudine di fare uso di alcolici senza
essere alcolisti, rispettando il saggio consiglio latino “est modus in rebus” (adoperare l’equilibrio delle cose).





 

 

 

 

L’alcolista

L’alcolista non riesce a controllare il suo desiderio di bere, assume bevande alcoliche in maniera incontrollata senza curarsi degli orari, delle persone che gli stanno intorno e della quantità di alcool ingerita.

La dipendenza aumenta con il passare del tempo per effetto dell’assuefazione, a lungo andare gli effetti si riducono, così si tende ad aumentare le dosi, data l’aumentata resistenza all’ubriachezza, essendosi l’organismo adattato agli effetti della sostanza.
L’incapacità di controllare l’assunzione di alcool, nonostante la consapevolezza dei danni alla salute, indica che una persona potrebbe essere ALCOLIZZATA.

L’etilismo è  identificato come  un fenomeno maschile, in realtà sembra vi siano più donne etiliste di quanto se ne immaginino.

Le donne vivono diversamente la loro dipendenza, di solito silenziosamente e tra le mura domestiche.
Cause principali
Il prof. Vladimir Hudolin psichiatra di fama mondiale, interpreta l’alcolismo e gli altri problemi alcolcorrelati né come un vizio né come una malattia, ma come uno stile di vita, un comportamento, determinato da molteplici fattori interni ed esterni alla persona tra i quali particolare importanza rivestono la famiglia e la cultura generale e sanitaria della comunità in cui vivono e lavorano.
-Una causa può essere la frustrazione, una delle emozioni più comuni che, se non viene gestita bene, può provocare sentimenti di abbandono e di delusione costante, demotivazione. Non è facile superare le delusioni e le aspettative tradite e può succedere che si cerchi attraverso l’abusodi alcool o altre sostanze, che regalano momenti di ebbrezza , di superare i problemi o meglio nasconderli a se stessi.
La solitudine può essere una scelta oppure una costrizione, sono molte le persone che temono la solitudine e bere può essere considerato un compagno, un alleato ad una situazione di depressione senza considerare che il rovescio della medaglia possa essere molto subdolo e pericoloso.
-Altre cause legate all’alcolismo possono essere rappresentate da problemi economici, personalità labile, imitazion, familiari con problemi di alcolismo.



Bere per gusto

Non sempre il consumo di alcool è legato a problemi, alcuni soggetti bevono per il piacere di farlo; ogni occasione è buona per brindare, si beve per divertirsi e stare allegri in compagnia. Non ci si rende conto che l’alcool agisce in maniera silenziosa e con il passare del tempo può diventare una vera e propria dipendenza con danni gravi per la salute.

 


Danni alla salute



Uno degli organi più colpiti dal consumo di alcool è il fegato, in quanto organo deputato alla sua metabolizzazione.

Una conseguenza dell’abuso di alcool è l’epatopatia alcolica
dovuta a un processo infiammatorio legato al consumo di alcool; l’epatopatia insieme alla steatosi  (fegato grasso)  alcolica e alla cirrosi rientra tra le malattie più gravi che interessano il fegato.
La cirrosi epatica è una malattia irreversibile e progressiva, caratterizzata dall’alterazione della normale architettura epatica a causa della deposizione di noduli e stralci fibrosi che modificano i rapporti tra vasi sanguigni e tessuto, determinando il sovvertimento della funzione e dell’anatomia dell’organo.

Altri danni:

• al cervello con ridotta funzionalità dei neuroni, difficoltà motorie,   di linguaggio, compromissione della memoria.

• esofagite, gastrite, pancreatite
• miocardiopatia alcolica 
• impotenza e calo della libido
• danni al feto, è ormai dimostrato che il feto riceve la stessa 
  quantità di alcool assunta dalla madre.

•Astenersi completamente.











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