Angiofibroma nasofaringeo giovanile
Che cos’è angiofibroma nasofaringeo giovanile?
L’angiofibroma nasofaringeo giovanile è una rara neoplasia connettivale biologicamente benigna, ma clinicamente rilevante per la sua tendenza al sanguinamento e per la possibile crescita endocranica. E’ una patologia esclusiva del sesso maschile e colpisce soggetti in età puberale, localizzandosi primitivamente a livello del seno etmoidale. La neoplasia è molto vascolarizzata, irrorata di solito da un ramo arterioso anomalo derivante direttamente dalla carotide interna, e quindi dotata di una certa pulsatilità, che ne aumenta la capacità erosiva nei confronti delle barriere ossee limitrofe.
Quali sono i sintomi dell’angiofibroma nasofaringeo giovanile?
La sintomatologia delle neoplasie e delle lesioni simil neoplastiche benigne di queste sedi è strettamente correlata alla localizzazione anatomica delle stesse. In particolare, l’impegno delle cavità nasali è caratterizzato da una sintomatologia ostruttiva non raramente associata a fenomeni di epistassi che, nel caso dell’ angiofibroma nasofaringeo, può essere cospicua e incoercibile, specie se secondaria a un inopportuno bioptico. L’impegno sinusale è all’inizio silenzioso e solo a obliterazione totale può manifestarsi con sensazione di peso, specie con posizione del capo reclinata in avanti.
Nei casi in cui l’erosione delle barriere ossee è totale e la lesione protrude all’interno di cavità contenenti altri organi (cavità orbitaria e cavità cranica) ci possono essere manifestazioni di compressione meccanica degli stessi. Queste situazioni sono rare e tardive, fatta eccezione per l’ angiofibroma nasofaringeo giovanile. Nelle localizzazioni rinofaringee la sintomatologia è particolarmente poco evidente e si riduce a mutazioni del tono della voce che può diventare di tipo nasale (rinolalia) o, in caso di impegno dell’orificio della tuba di Eustachio, con disturbi della compressione timpanica.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale dalle forme maligne, dal punto di vista clinico, si basa sulla crescita di tipo espansivo/ erosivo e mai infiltrativo, reperto questo che è agevolmente apprezzabile all’esame radiologico.
Trattamento
Il trattamento d’ elezione è quello chirurgico non demolitivo, che oggi si avvale sempre di più di tecniche endoscopiche mini invasive, l’asportazione dell’angiofibroma nasofaringeo giovanile è di solito preceduta dall’ embolizzazione per via arteriosa dello stesso per diminuire il volume del sanguinamento durante l’atto chirurgico.
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(Bibl. Anatomia Patologica ; Piettro Gallo; Giulia D’Amati; Edra S.P. A. Sett. 2016)