Cheratocono: che cos’è e come si cura
Il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea caratterizzata dall’indebolimento e dall’ assottigliamento del tessuto corneale che porta alla distorsione e allo sfiancamento (ectasia) della cornea.
L’incidenza del cheratocono varia tra 1/300 e 1/2000 persone, a seconda delle località geografica (è infatti più frequente nelle regioni a sud del mondo).
La patologia esordisce generalmente nella seconda o terza decade di vita e comporta una progressiva riduzione della vista in giovane età.
Almeno un terzo dei pazienti colpiti da cheratocono ha un’evoluzione negativa della patologia e necessita del trapianto di cornea. Il cheratocono è la principale causa di trapianto della cornea nei giovani nel mondo occidentale.
L’unico intervento in grado di poter evitare il trapianto di cornea è il cross -linking corneale con riboflavina e UV-A. Tuttavia l’efficacia di questo trattamento è oggi limitata da molte variabili che sono intrinsecamente connessi al tessuto corneale di ciascun paziente e ai diversi protocolli di trattamento a disposizione del chirurgo. Inoltre, l’efficacia del cross- linking corneale è valutata confrontando le topografie corneali acquisite nell’arco del primo anno dopo l’intervento con quelle pre-operatorie; poiché la maggior parte dei pazienti con cheratocono indossa lenti a contatto, le quali deformano il profilo della superficie corneale (la appiattiscono), l’esame topografico post – operatorio è spesso inaccurato per monitorare l’eventuale progressione del cheratocono dopo il trattamento.
Il cheratocono può essere considerato la malattia più
invalidante che può colpire la cornea
Si tratta di una patologia prima considerata rara che ha un’incidenza sempre maggiore nella nostra popolazione e che colpisce uomini e donne di età inferiore ai 40 anni. Sebbene la causa sia ancora sconosciuta, finalmente sembrano esserci nuove speranze perché quel riguarda la terapia. E la buona notizia è che la scoperta arriva da un’impresa tutta italiana.
Medicina personale di precisione
Si chiama Chromo 4 Vis e rappresenta il primo dispositivo medico di teranostica in oftomalgia nel mondo. La sua funzione?
Il progetto Chromo 4Vis divisione Engineering Italy mira a rivoluzionare il paradigma di cura del cheratocono, la principale causa di trapianto corneale. Mediante tecnologia brevettata, Chromo 4Vis assiste il chirurgo nel personalizzare il trattamento, al fine di essere efficace nel 100% dei casi, a prescindere dal protocollo di intervento. Il dispositivo è dotato di un algoritmo di intelligenza artificiale che auto-apprende diventando sempre più preciso e accurato nel tempo, riducendo in questo modo anche il rischio di errore umano. L’obiettivo del progetto è quello di arrestare la progressione del cheratocono in tutti i pazienti, perfezionando il trattamento di cross -linking corneale. Questa innovazione offre al chirurgo una valutazione in tempo reale dell’ efficacia del cross- linking corneale, e lo assiste nel personalizzare il trattamento sulla base delle caratteristiche della cornea di ciascuna persona. Sia lo specialista sia il paziente sono quindi informati in tempo reale sull’ effettiva efficacia della terapia, senza dover attendere un anno di visite al fine di sciogliere la prognosi.
Tutti i vantaggi del Chromo 4Vis
L’unico dispositivo di teranostica che consente di:
➽ monitorare in tempo reale la concentrazione intra-corneale
della riboflavina;
➽ assistere e supportare il medico in tempo reale nell’ottenere risultati sicuri e predittivi per ciascun intervento;
➽ migliorare l’efficacia e la sicurezza del trattamento di
cross- linking, minimizzando l’errore umano;
➽offrire risultati “at the push of a button” migliorando la produttività clinica.