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SALUTE

Chetoacidosi

 

La chetoacidosi è uno scompenso metabolico acuto dovuto a deficit grave di insulina, con un tasso di mortalità del 1-2% nei centri bene attrezzati. 

Può essere la prima manifestazione clinica del DM di 




tipo 1, o può insorgere nel corso del suo trattamento per cause intercorrenti (stress, infezioni, infarto miocardico, interventi chirurgici) che precipitano un equilibrio stabile, o per la sospensione dell’assunzione di insulina multiniettiva o per la rottura o disconnessione del set di infusione del dispositivo per la somministrazione continua.




Il deficit grave di insulina può svilupparsi nell’arco di ore o di giorni e si associa a un aumento assoluto o relativo della secrezione di glucagone e spesso anche di altri ormoni controinsulari. Queste modificazioni ormonali determinano  chetogenesi.


QUADRO CLINICO


Clinicamente la chetoacidosi esordisce con:


– astenia 


-anoressia 


-nausea 


-vomito 


-incremento della poliuria







Possono inoltre essere presenti:


– dolori addominali che simulano addome acuto. 



All’esame obiettivo si può evidenziare:

 


 – alterazione dello stato di coscienza 


– confusione 


– letargia


– più raramente coma profondo 



Sono presenti:


– disidratazione con ipotonia del bulbi oculari


 mucose aride 


 pelle secca, calda e arrossata


– alito con caratteristico odore di frutta fermentata per l’eliminazione attraverso i polmoni dell‘acetone, che ha 

una bassa pressione di evaporazione. 


Gli atti respiratori sono:


– rapidi e profondi (respiro di Kussmaul) 


 Spesso vi è:


– riduzione della pressione arteriosa che si associa a tachicardia. 


Gli esami di laboratorio dimostrano:


– iperglicemia, sempre di 250 mg/dl  e spesso compresa tra  400 e 700 mg/dl, con glicosuria importante.


– i corpi chetonici sono marcatamente aumentati nel sangue e nelle urine. 

 

TERAPIA

 

 

Il trattamento della chetoacidosi diabetica deve essere tempestivo. 



Gli obiettivi terapeutici sono:


– la correzione dello squilibrio metabolico, che può essere ottenuta solo somministrando insulina a dosaggi

adeguati ;


– la reintegrazione delle perdite idroelettrolitiche; 


– correzione delle possibili cause scatenanti;


– la prevenzione delle complicazioni.

 



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