Epatite C: che cos’è e come si trasmette
Che cos’è l’epatie C?
L’epatite C (HCV) è provocata da un virus con genoma a RNA che colpisce in primo luogo il fegato, provocandone l’infiammazione. L’infezione da virus dell’epatite C (HCV) rappresenta tutt’oggi la principale causa di epatite virale nei paesi occidentali, inclusa l’Italia dove la malattia dell’infezione è stimata nella popolazione generale per il 2% e il 3%. L’infezione da HCV è trasmessa per via parenterale, per contatto diretto e traumatico con sangue infetto o altri secreti organici contaminati da sangue.
I principali gruppi a rischio di contrarre l’epatite C sono quindi rappresentati da:
- Trasfusioni di sangue o trapianti d’organo avvenuti prima del 1992.
- Soggetti che hanno fatto o fanno uso di droghe per via parenterale.
- Soggetti esposti a infezioni in ambito iatrogeno e nosocomiale (uso di siringhe o strumenti invasivi non monouso o non adeguatamente trattati).
- Tatuaggi o piercing: quando non siano correttamente applicate le norme igieniche.
- La trasmissione verticale non è frequente, essendo stimata intorno al 4-7% per le madri con viremia positiva, ma aumenta in caso di coinfezione con HIV fino al 15-20%. Anche il rischio di trasmissione sessuale non è ancora definitivamente chiarito: è stimato basso nelle coppie monogame, mentre non è trascurabile nei soggetti con elevata promiscuità sessuale, nei rapporti omosessuali e in presenza di coinfezione con HIV.
Epatie C: decorso della malattia
Dal punto di vista clinico l’infezione da virus C ha un decorso inizialmento poco sintomatico o del tutto asintomatico, con elevata propensione alla cronicizzazione virale. Così la fase acuta dell’infezione passa spesso inosservata e l’infezione da HCV viene tipicamente diagnosticata quando è già in fase cronica, in genere a seguito del riscontro occasionale di una elevazione delle transaminasi, o per la comparsa di segni e sintomi di epatopatia che inducono a ricercarne le cause. In ogni caso i sintomi sono in genere poco specifici e comprendono stato di affaticamento e difficoltà digestiva.
Quali sono i sintomi dell’epatite C?
Le manifestazioni cliniche correlate più strettamente alla patologia epatica compaiono in genere dopo anni o decenni di infezione cronica poco sintomatica e sono rappresentate da segni, sintomi e complicanze della cirrosi epatica che si svilupano nel tempo in circa il 30- 35% di casi di infezione cronica HCV.
Fra i sintomi più comuni vi sono:
- Febbre
- Nausea
- Riduzione dell’appetito
- Affaticamento
- Sensibilità nell’area del fegato
- Dolori muscolari e articolari
Epatite C: decorso
Il decorso dell ‘infezione cronica da HCV è caratterizzata dalla presenza di alterazioni delle transaminasi, in alcuni casi con ampie fluttuazioni, ma in una consistente percentuale di pazienti con infezione cronica da HCV i valori delle transaminasi si mantengono persistentemente entro valori normali e quest’ultima condizione non esclude la possibile presenza di un significativo danno epatico. Nell’arco di 20-30 anni il 20-30% dei pazienti con epatite cronica da HCV presenta i segni, il quadro clinico e o strumentale della cirrosi epatica. Esiste una correlazione con la comparsa di un epatocarcinoma a decenni di distanza.
Epatite C: diagnosi
La diagnosi epatite C si basa sull’impiego di due esami del sangue: la ricerca degli anticorpi specifici contro l’HCV e l’individuazione delle particelle virali attraverso l’esame dell’ HCV-RNA.
Come si cura l’epatite C?
L’obiettivo della terapia dell’infezione cronica da HCV è quello di eradicare il virus, ottenendo una risposta virologica sostenuta, definita come negatività dell’HCV-RNA a livello sierico a 12 e 24 settimane dal termine del trattamento antivirale.
Le strategie farmacologiche disponibili oggi sono:
- IFN-α pegilato + ribavirina
- IFN-α pegilato + ribavirina + simeprevir
- Antivirali ad azione diretta (DAA)
Oggi il trattamento di scelta dell’infezione cronica da HCV è rappresentata dai farmaci ad azione antivirale diretta (DAA) che hanno soppiantato l’utilizzo del regime a base di interferone, grazie agli elevati tassi di guarigione e agli ottimali profili di sicurezza.
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- Salute, su epatite C italiani disinformati
- (Bibl. manuale di gastroenterolgia, Coordinamento Docenti Universitari di gastroenterologia, editr. Gastroenterologica italiana)
- (Manuale di Malattie infettive, Mauro Moroni, Spinello Antinori, Vincenzo Vullo)