Intolleranza al lattosio: sintomi,diagnosi e gestione
Cosa devi sapere sull’intolleranza al lattosio
Cos’è l’intolleranza al lattosio?
L’intolleranza al lattosio è una condizione in cui il corpo non produce abbastanza enzima chiamato lattasi, che aiuta a digerire il lattosio. Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e nei prodotti caseari. Nel colon dove viene fermentato dalle batterie intestinali causando sintomi gastrointestinali come gonfiore, crampi addominali, flatulenza e diarrea.
Esistono diverse forme di intolleranza al lattosio. La forma più comune è quella primaria o ereditaria, in cui il corpo produce insufficiente quantità di lattasi fin dalla nascita.
Esiste anche una forma secondaria o acquisita di intolleranza al lattosio che può verificarsi a seguito di danni all’intestino tenue dovuti ad altre malattie come la celiachia, la malattia infiammatoria intestinale (IBD), le infezioni intestinali e altri disturbi gastrointestinali.
Inoltre, ci sono alcune persone che possono sviluppare temporanea intolleranza al lattosio dopo aver subito un danno all’intestino tenue causato da antibiotici o intervento chirurgico intestinale.
Infine, vi è anche una rara forma congenita di intolleranza al lattosio nota come sindrome da deficienza isolata di disaccaridasi (CSID), in cui il corpo non produce abbastanza enzimi digestivi per digerire diversi tipi di zuccheri tra cui il lattosio.
Anche se non esiste una cura per questa condizione, molte persone possono gestirla con successo attraverso modifiche dietetiche come evitare i prodotti contenenti latte o scegliere alternative senza questo composto.
Cause
Cause dell’intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio può essere causata da una varietà di fattori. La forma primaria o ereditaria dell’intolleranza al lattosio è causata da una mutazione genetica che determina la produzione insufficiente di enzima lattasi fin dalla nascita.
La forma secondaria o acquisita dell’intolleranza al lattosio può verificarsi a seguito di danni all’intestino tenue dovuti ad altre malattie come la celiachia, la malattia infiammatoria intestinale (IBD), le infezioni intestinali e altri disturbi gastrointestinali.
Inoltre, alcune persone possono sviluppare temporalmente intolleranza al lattosio dopo aver subito un danno all’intestino tenue causato da antibiotici o intervento chirurgico intestinale.
Ci sono anche studi che suggeriscono che alcuni gruppi etnici siano più predisposti rispetto ad altri per questioni genetiche; per esempio gli afroamericani e gli asiatici hanno maggior probabilità di soffrire di questa condizione rispetto ai caucasici.
Infine, ci sono anche casi molto rari in cui i neonati nascono con un’incapacità congenita completa della produzione di enzimi digestivi necessari a digerire il latte materno o le formule del latte vaccino. Questo disturbo si chiama galattosemia ed è una patologia grave che richiede cure mediche immediate.
Epidemiologia
Quali popolazioni soffrono maggiormente di intolleranza al lattosio?
L’intolleranza al lattosio è più comune in alcune popolazioni rispetto ad altre. Ad esempio, gli afroamericani, gli asiatici e le persone di origine mediorientale hanno una maggiore probabilità di sviluppare intolleranza al lattosio rispetto ai caucasici.
Secondo alcuni studi, circa il 70% degli adulti del mondo sono intolleranti al lattosio. Tuttavia, la prevalenza dell’intolleranza al lattosio varia notevolmente tra i diversi paesi e regioni del mondo.
Nelle popolazioni dove tradizionalmente non si consumano grandi quantità di latte o prodotti caseari nella dieta quotidiana, come nei paesi asiatici e africani, la percentuale di persone con intolleranza al lattosio può essere molto alta.
In generale, si ritiene che la capacità del corpo umano a digerire il latte sia stata influenzata dall’evoluzione genetica delle diverse popolazioni nel corso della storia.
Prevalenza media di deficit di lattasi nelle varie etnie
La prevalenza di intolleranza al lattosio varia tra le diverse etnie e popolazioni. Ecco una panoramica delle percentuali medie di intolleranza al lattosio nelle principali etnie:
– Africani: circa il 90% degli adulti africani sono intolleranti al lattosio.
– Asiatici: la maggior parte degli asiatici è intollerante al lattosio, con percentuali che variano dal 70% all’100%, a seconda del paese e della regione.
– Caucasici: in Europa occidentale, solo circa il 5-15% degli adulti sono considerati intolleranti al lattosio. Negli Stati Uniti, la percentuale di caucasici con intolleranza al lattosio è dell’80-90%, ma questa cifra può variare a seconda della discendenza familiare.
– Latino-americani: la percentuale di latinoamericani con deficit di lattasi è relativamente alta ed estremamente variabile da un paese all’altro; si stima che vada dal 18% fino all’80%.
Tuttavia, queste statistiche possono essere influenzate da fattori come genetica individuale, dieta alimentare e storia evolutiva delle popolazioni studiate. Inoltre, questi numeri rappresentano solo una media generale e non riflettono necessariamente la situazione per ogni singolo individuo appartenente alla specifica etnia o gruppo demografico.
Sintomi dell’intolleranza al lattosio
Alcuni dei sintomi più comuni associati all’intolleranza al lattosio includono:
– Gonfiore addominale
– Crampi addominali
– Flatulenza eccessiva (gas)
– Diarrea acquosa o feci molli
– Nausea
I sintomi possono variare in intensità da persona a persona, ma di solito si verificano entro 30 minuti – 2 ore dopo aver consumato prodotti contenenti lattosio.
In alcuni casi, le persone possono anche sperimentare altri sintomi come mal di testa, affaticamento e dolori muscolari.
Si noti che i sintomi dell’intolleranza al lattosio non sono gli stessi della vera allergia al latte. In caso di allergia alimentare vera e propria, il sistema immunitario del corpo reagisce alle proteine presenti nel latte provocando una serie di reazioni pericolose per la salute.
Diagnosi
Diagnosi dell’intolleranza al lattosio
Ci sono diversi modi per diagnosticare l’intolleranza al lattosio, tra cui:
1. Test del respiro: questo test comporta il consumo di una quantità di lattosio e la misurazione dell’aria espirata in seguito per rilevare eventuali anormalità nella produzione di gas.
2. Esame del sangue: questo test misura i livelli di glucosio nel sangue dopo aver consumato una quantità nota di lattosio. Se i livelli non aumentano come ci si aspetta, può essere un indicatore di intolleranza al lattosio.
3. Prova dietetica a eliminazione: questa prova consiste nell’escludere temporaneamente tutti i prodotti contenenti latte dalla dieta per vedere se i sintomi migliorano.
4. Biopsia dell’intestino tenue: più invasiva rispetto alle altre prove, questa tecnica prevede il prelievo di campioni dall’intestino tenue per valutare la presenza o meno dei villi intestinali necessari alla digestione della lactasi.
Si consiglia sempre consultare un medico prima della diagnosi finale; solo uno specialista potrà indirizzare verso gli accertamenti specifici da effettuare sulla base delle condizioni individuali del paziente in questione.
Terapia
Attualmente non esiste una cura per l’intolleranza al lattosio, ma ci sono diverse strategie di gestione che possono aiutare a ridurre i sintomi. Ecco alcune opzioni terapeutiche comuni:
1. Modifiche dietetiche: evitare o limitare il consumo di alimenti contenenti lattosio può aiutare a prevenire o alleviare i sintomi dell’intolleranza al lattosio. Ci sono anche prodotti senza latte disponibili sul mercato.
2. Integratori enzimatici: gli integratori di lattasi in forma di capsule, compresse masticabili e polveri possono essere utilizzati per aumentare la quantità di enzima digestivo nel tratto gastrointestinale e migliorarne la digestione del latte.
3. Prodotti Lactase-Free: sempre più rivenditori propongono prodotti privi di lactasi come ad esempio il formaggio Lactose-Free o alternativamente formulati con sostituti vegan (ad esempio bevande vegetali).
4. Terapia farmacologica occasionale: in caso siano previsti pasti particolarmente ricchi in latticini, si possono assumere momentaneamente farmaci antidiarroici prima dei pasti.
È importante notare che il trattamento dipende dalle condizioni individuali della persona intollerante; è consigliabile consultarsi con un medico specialista per determinare quale sia il metodo migliore per gestire la propria intolleranza al lattosio e assicurarsi che vengano acquisite le giuste informazioni nutrizionali necessarie ad una dieta equilibrata ed adeguata alle proprie necessità.
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