La balbuzie nei bambini: come superarla
Definizione
«La balbuzie è un disordine nel ritmo della parola per cui il paziente sa cosa vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono che hanno carattere di involontarietà» (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1977)
Giunti all’età di tre o quattro anni, moltissimi bambini iniziano a balbettare, cioè incespicano nel pronunciare alcune parole. Spesso si tratta di una fase passeggera, che dura pochi mesi e che passa spontaneamente. Se il bambino, però, nel giro di un anno non smette di balbettare e non dà segni di miglioramento o, anzi, peggiora, oppure quando comincia a balbettare verso i sei o sette anni e oltre, si consiglia di approfondire il problema. In questo caso lo specialista di riferimento è il neuropsichiatra infantile, che stabilirà la causa e la serietà del disturbo e, quindi, con l’ausilio e con l’aiuto di altri specialisti, potrà avviare un intervento mirato con cui eliminarlo.
male che fra i 3 e i 4 anni di età molto
E’ normale che fra i tre quattro anni di
età i bambini balbettino?
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Si, è una situazione assolutamente normale nella maggioranza dei casi. In alcuni casi, però, è sintomo di un disturbo. La causa dipende dal fatto che a quest’ età il bambino impara tante parole in pochissimi mesi e, dunque, quando deve parlare, è colto da una specie di frenesia dovuta alla volontà di scegliere il vocabolo giusto. Così, a volte, i muscoli che governano la respirazione e la formazione, cioè l’emissione delle parole dalla bocca, possono avere delle contrazioni involontarie che si producono, in pratica, nel balbettìo .
Quanto tempo dura tale situazione?
Di norma, si risolve entro un anno dalla sua comparsa. Non si smette improvvisamente di balbettare, ma si assiste ad una progressiva diminuzione del disturbo nel corso dei mesi.
E se invece la situazione non si risolve spontaneamente?
Allora, soprattutto poi se la tendenza a balbettare peggiora anziché migliorare, è necessario, consultare lo specialista di riferimento per questi problemi, cioè il neuropsichiatra infantile che generalmente sottopone il bambino all’accertamento specialistico in accordo con il pediatra curante, che lo conosce e perciò sa valutare se è un problema da approfondire o se si può attendere ancora un po’ di tempo prima di intervenire, e vedere se la situazione si risolve in modo naturale. La visita dal neuropsichiatra infantile è da consigliare in particolare se il bambino inizia a balbettare attorno ai 6 anni e oltre perché a quell’età è ormai passato il momento in cui balbettare è una tappa normale nello sviluppo del linguaggio.
Come può essere curato un bambino affetto da balbuzie?
Il neuropsichiatra dovrà verificare la serietà del problema e dopo individuare le cause del difetto del linguaggio, controllando che lo sviluppo mentale del bambino sia adeguato. Quindi, dopo avere stabilito con certezza che si tratta solo di un difetto del linguaggio, coinvolge nella terapia lo psicologo, che si occupa di rasserenare il bambino riguardo alla sua possibilità e capacità di imparare a parlare in modo giusto, e anche il logopedista, cioè un professionista che insegna tutte le tecniche per pronunciare correttamente le parole e per scandire bene le frasi.
Quali tecniche usa il logopedista?
Il bambino, grazie ad esercizi mirati, apprende il modo in cui gestire con serenità il ritmo del discorso. Poi il logopedista gli insegna alcune tecniche di respirazione, a prendere fiato nella maniera appropriata tra una frase frase l’altra. Un altro esercizio tipico consiste nel recitare filastrocche in rima con una cadenza molto pronunciata. Così il bambino impara ad associare le parole ad un ritmo, che poi fa suo anche nel parlare normalmente. Spesso, per ottenere lo stesso risultato, i logopedisti utilizzano il canto come esercizio: cantando, infatti, si impara a scandire bene le parole e a prendere fiato correttamente. Quanto tempo deve passare affinché il bambino
smetta di balbettare?
Di norma ci vogliono circa sei mesi di terapie, che oltretutto non coinvolgono solo il bambino e gli specialisti ma anche la famiglia, che è coinvolta per due motivi fondamentali: il primo, pratico, dipende dal fatto che il bambino deve eseguire questi esercizi anche a casa, quindi il ruolo dei genitori risulta molto importante perché aiutano i figli a bruciare le tappe per eliminare il suo difetto. L’altro motivo riguarda l’atteggiamento che la famiglia deve tenere nei confronti del bambino per spingerlo a superare la balbuzie.
Il bambino non deve essere giudicato, criticato dai familiari mentre balbetta perché questo gli metterebbe ancora più ansia addosso. Poi, è importante non sostituirsi a lui anticipando la parola che non riesce a pronunciare: un atteggiamento che lo fa sentire inadeguato. Anche la semplice raccomandazione di stare calmo, di concentrarsi sulle parole ha un effetto negativo sulla delicata psicologia del bambino. Pertanto è bene attendere con pazienza e serenità che finisca di parlare, esattamente come si farebbe se non avesse il difetto della balbuzie. Oltre ad evitare di commettere questi errori, è utile dargli stimoli positivi.
Quali stimoli possono dare ai bambini i genitori
di un bambino che balbetta?
Intanto parlare lentamente, con calma, scandendo bene le parole. Così il bambino li imiterà. Inoltre, va ricompensato quando riesce a terminare una frase pronunciandola correttamente, ma in maniera discreta, con un semplice sorriso, con la testa, con una carezza, tutto ciò che crea complicità. Infatti i gesti di affetto sono il pane con cui è possibile nutrire la stima e la fiducia in se stesso e vincere così la sua ansia e la sua paura di non riuscire a parlare in modo giusto.
La balbuzie è ereditaria?
Non è matematicamente sicuro che i figli di un genitore che balbetta siano destinati a fare altrettanto, esiste, però una predisposizione che si trasmette dai genitori figli ma non è chiaro ancora come si attivi.
Tanti balbuzienti parlano speditamente sottovoce?
Quando si parla sottovoce si respira meglio e, inoltre tenendo bassa la voce, il paziente sa di non essere ascoltato da molte persone, dunque appare più rilassato.
Le persone sotto stress tendono a balbettar
I maschi balbettano più delle femmine?
I dati dell’ OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, indicano per ogni 4 pazienti che soffrono del problema, ben tre sono maschi e solo una è femmina.
Il bambino che balbetta ha una vita di relazione difficile
con i coetanei?
Purtroppo sì, questo problema finisce con l’intimidirlo, e allora tende a chiudersi in se stesso per timore di essere preso in giro dagli altri bambini.
La balbuzie può iniziare con uno shock nei bambini?
A volte il bambino inizia a balbettare dopo aver subito
uno shock, un evento traumatico. In questo caso, è
importante che lo psicologo lo aiuti a recuperare la
fluidità della parola aiutandolo a superare il trauma.
L’attività sportiva aiuta a vincere la balbuzie?
L’attività sportiva aiuta a vincere la balbuzie?
Lo sport insegna a respirare meglio, quindi migliora la capacità polmonare e la modulazione del fiato mentre