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Lesioni da elettricità

Le lesioni da elettricità possono essere determinate da correnti di uso domestico. Le lesioni da elettricità possono essere determinate da correnti di uso industriale. Le lesioni da elettricità possono provocare amnesia, disturbi dell'attenzione e della memoria, depressione nervosa e ansia. Le lesioni da elettricità possono provocare danni oftalmici. Le lesioni da elettricità possono verificare ulcere da stress e ileo paralitico, edema polmonare, infezioni ecc..

Cosa sono le lesioni da elettricità?

Le lesioni da elettricità sono un evento molto comune, dovuto in gran parte a incidenti domestici (lesioni dal basso voltaggio) e a infortuni sul lavoro (lesioni da alto voltaggio). Sono causate dal contatto accidentale con un conduttore a alta tensione (folgorazione). Altre evento meno frequente è la scarica d’ elettricità atmosferica( fulminazione). Esiste poi l’ustione causata dal calore sviluppato dall’arco voltaico.




Quali danni causa l’elettricità?

L’elettricità causa lesioni attraverso diversi meccanismi:

  • Effetto diretto della corrente sui tessuti;
  • Conversione dell’energia in calore;
  • Traumi da contrazione muscolare.

Gli effetti sono determinate secondo sei variabili:

  • Voltaggio (V)
  • Resistenza (R)
  • Intensità (I)
  • Tipo di corrente (AC-DC)
  • Decorso della corrente
  • Durata dell’esposizione.

Hanno inoltre rilevanza le circostanze ambientali, come l’i immersione in acqua, il contatto con conduttori metallici e il percorso seguito dalla corrente (es. mano- mano,mano-piede ecc). L’alta tensione superiore a 1000 V è più dannosa della bassa tensione ( 200-1000). Importante è il fattore resistenza della cute che se è bagnata è migliore conduttore.

La folgorazione è dovuta alla corrente alternata (AC) in uso nelle abitazioni, essa è più pericolosa della corrente continua (DC) allo stesso voltaggio.

La fulminazione invece è dovuta a una scarica di corrente continua.

La corrente alternata causa  multiple contrazioni muscolari e attrae la parte colpita, mentre la corrente continua determina una singola contrazione e respinge il soggetto.

Il decorso della corrente è importante nel determinare danni agli organi interni, inclusi SNC, cuore e polmoni. Il danno è più rilevante nelle zone vicino all’ingresso della corrente e aree piccole di contatto sono più pericolose di zone estese. Le lesioni d’altra parte si possono verificare anche in siti lontani dall’ingresso ma situate lungo il decorso della carica.




Tipo di lesione

Ustioni

Le ustioni elettriche rappresentano un danno dei tessuti secondario al calore che si sprigiona per effetto Joule.

Le lesioni elettotermiche possono interessare:

  • Lo stato superficiale dell’epidermide o del derma
  • Tutto lo spessore della cute, la cute, il sottocute, le masse muscolari sottostanti fino al tendine e all’osso (necrosi)
  • Possono carbonizzare interamente una parte del corpo.

Danno vascolare

La corrente danneggia direttamente i grossi vasi sanguigni, provocando necrosi della media con formazione di aneurismi ed emorragie secondarie. L’alta temperatura produce necrosi coagulativa e occlusione dei piccoli vasi.

Danno cardiaco

Le correnti continue o correnti alternate ad alta tensione provocano asistolia.

Le correnti alternate a bassa tensione provocano fibrillazione ventricolare. La più comune alterazione elettrocardografica rilevabile dopo l’incidente è una tachicardia sinusale con atipie della ripolarizzazione.  Altre  artimie benigne sono battiti ectopici atriali o ventricolari, fibrillazione atriale ecc.

La fulminazione provoca arresto cardiaco con rientro spontaneo in ritmo  sinusale, ma spesso l’arresto respiratorio concomitante, provoca secondariamente, fibrillazione ventricolare e asistolia.

 




 

Lesioni da elettricità: sistema nervoso

Le manifestazioni neurologiche includono:

  • Lesioni dirette dei neuroni
  • Lesioni del midollo
  • Lesioni del sistema nervoso periferico
  • Alterazioni psichiche.

Possono essere associate lesioni traumatiche con emorragia cerebrale, e fratture vertebrali ed edema cerebrale.

Le lesioni del midollo sono di tre tipi:

  • Sclerosi laterale amiotrofica
  • Paralisi ascendente
  • Mielite traversa.

Le lesioni periferiche, spesso non precoci, sono rappresentate da polineuropatie e da neuropatia motoria. È frequente il riscontro di amnesia, disturbi dell’attenzione e della memoria, depressione nervosa e ansia. Il danno neurologico maggiore a carico del SNC derivante dalla fulminazione è rappresentato dall’ arresto cardiaco secondario alla depressione del centro respiratorio.

Lesioni da elettricità: altri danni a organi e apparati

  1. Possono verificarsi ulcere da stress e ileo paralitico, edema polmonare neurogeno, coagulazione intravascolare disseminata, infezioni da anaerobi e aerobi.
  2. I danni oftalmici consistono in ulcere corneali, iridociclite ed emorragia del vitreo.
  3. La cataratta è un evento tardivo.
  4. Possono verificarsi rottura del timpano, paralisi del nervo facciale, vertigini e nistagmo.
  5. Le contrazioni tetaniche sono possibili cause di fratture di rottura di tendini.
  6. Le ustioni estese alla massa muscolare provocano rabdomiliosi e insufficienza renale.

 




Lesioni da elettricità: trattamento

  1. Rianimazione cardiopolmonare
  2. Trattamento delle ustioni

Prima di tutto è necessario allontanare il soggetto dalla fonte di elettricità staccando la corrente, ad esempio, agendo sul salvavita o spegnendo o staccando l’apparecchio dalla presa elettrica.

Svolgere la valutazione ABC per assicurarsi che non ci sia immediato pericolo di vita 

  • A = assicurarsi della pervietà delle vie aeree 
  • B = controllare che la persona respiri adeguatamente 
  • C = controllare la presenza di polso arterioso 

Iniziare la rianimazione in caso di arresto cardiaco, assicurando la pervietà vie aeree prestando attenzione all’eventualità  di arresto respiratorio con persistenza di attività cardiaca sinusale: è la situazione che si può verificare dopo la fulminazione e va trattata immediatamente con la ventilazione assistita.

Trattare lo shock con l’infusione di liquidi, che deve essere iniziata subito. Il paziente va mobilizzato tenendo presente la possibilità di lesioni ossee o articolari. Il paziente che ha presentato un transitorio deficit della coscienza deve essere sempre ospedalizzato, anche se le condizioni neurologiche sembrano ristabilite, per la possibilità di disordini tardivi.

 




 

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