Maschio-sterilità-fertilità-testosterone

Maschio addio?

 

 











La femminilizzazione del maschio continua, i giovani di oggi sono più alti rispetto al passato, hanno gambe e  braccia più lunghe, ma gli ormoni che determinano la crescita armonica di tutte le strutture corporee non funzionano più come prima. Un tema  importantissimo su cui stanno lavorando gli studiosi di mezzo mondo: la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni, Italia compresa.


A rischio la riproduzione 

 









La nostra società, infatti, sembra non essere più in grado di riprodursi, e non solo nel mondo occidentale. Secondo l’ipotesi di molti ricercatori le cause sono da ricercare nelle sostanze chimiche diffusissime negli oggetti di uso quotidiano che stanno interferendo sul nostro sistema ormonale, provocando quella che gli scienziati chiamano “femminilizzazione” del maschio. Parliamo di ftalati, parabeni, bisfenolo e molti altri. Gli ftalati, ad esempio, sono presenti ovunque:  nella pellicola trasparente con cui avvolgiamo il cibo, nelle vernici, nei detersivi, profumi e nei cosmetici. All’interno dei cibi in scatola c’è una pellicola che sembra plastica, ma anche quella è  fatta di bisfenolo A, una parte di questa può migrare nel cibo che mangiamo. 
Secondo gli studiosi, questo mix di interferenti con cui il maschio entra in contatto quotidianamente ha causato una diminuzione importante nella produzione di spermatozoi negli ultimi vent’anni. Ma le alterazioni ormonali stanno portando anche un vero e proprio cambiamento nella struttura del corpo delle nuove generazioni. L’Università di Padova ha pubblicato uno studio sulle misure antropometriche:  altezza, braccia, gambe, torso di oltre 2000 ragazzi di 18 – 19 anni. I giovani di oggi sono più alti rispetto al passato, hanno gambe e braccia più lunghe, ma gli ormoni che determinano l’armonica crescita di tutte quante le strutture corporee non funzionano a dovere. Stanno saltando, dunque, tutte le proporzioni antropometriche, lunghezza del pene compresa:le nuove generazioni hanno infatti perso 0,9 cm rispetto alle misure della generazione dei loro padri.

 


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