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Menopausa: il ritorno al piacere



 

 
 

 Introduzione

La menopausa, con la sua relativa crisi ormonale, in alcune donne causa problemi ai tessuti di vulva, vagina e uretra, che si assottigliano e perdono tono, con conseguenze spiacevoli sulla qualità della vita e dei rapporti di coppia.
 
 
 
 
 

Che cos’è l’atrofia vulvo-vaginale?

 
L’atrofia vulvo-vaginale detta anche AVV, fa parte della sindrome genitourinaria che si può verificare durante la menopausa, con il venir meno della produzione di ormoni come estrogeni ed androgeni. La conseguenza diretta è la secchezza vaginale che rende i rapporti sessuali fastidiosi o dolorosi. Inoltre l’atrofia aumenta la frequenza di cistiti ricorrenti e favorisce l’insorgere di incontinenza. 

 

 

 


 

Cure disponibili

 
Lo specialista può prescrivere creme e gel ad uso locale a base di estrogeni.Esistono anche farmaci da prendere per bocca tutti i giorni che contengono modulatori selettivi del recettore degli estrogeni. In alternativa, sono in commercio prodotti nutraceutici a base di fitoestrogeni, integratori da assumere per migliorare il trofismo delle mucose vaginali. Infine, è sempre maggiore l’interesse per il prasterone-Dhea,  un principio attivo, che applicato localmente consentirà di personalizzare ulteriormente la terapia in base alle caratteristiche ed esigenze della donna. 
 
 


 
 

Cos’è il prasterone Dhea?

 
Il prasterone, noto anche come deidroepiandrosterone (Dhea), è un precursore ormonale prodotto dalle ghiandole surrenali. Alcuni lo chiamano ormone della giovinezza, perché la sua produzione è massima tra i 20 e i 30 anni, poi comincia a calare (più gradualmente nell’uomo che nella donna), fino a ridursi al 10% dopo i 70-80 anni. Applicando il principio attivo prasterone nell’area vulvo-vaginale, esso viene convertito, in quanto loro precursore, in estrogeni e androgeni. Questa emissione di ormoni avviene solo a livello locale nelle cellule della zona, senza causare un aumento significativo di estrogeni e androgeni circolanti. 

 

 


Quali sono i vantaggi? 

 
Non venendo messo in circolo ormoni, può essere assunto anche dalle donne che hanno avuto hanno patologie tumorali del seno di altri organi dell’apparato riproduttivo oppure che hanno familiari con queste patologie. 
 

Come agisce? 

 

 

Gli estrogeni e gli androgeni che si vanno a produrre sono in grado di aumentare quantità intensità delle fibre elastiche della mucosa vaginale, proteggere le terminazioni nervose, incrementare la lubrificazione.  In pratica spariscono le condizioni che generano dolore e rendono difficoltosa la penetrazione. La coppia può tornare alla sua intesa sessuale, la donna ritrova il piacere. Sono stati osservati infatti effetti positivi anche sul desiderio sessuale, l’eccitazione e l’orgasmo, in quanto il prasterone, emettendo oltre agli estrogeni anche gli androgeni, determina un buon trofismo e una maggiore vascolarizzazione del clitoride, particolarmente sensibile a questo tipo di ormoni.
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