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SALUTE

Pidocchi : metodi per eliminarli




















Definizione 




La pediculosi è una malattia infettiva di origine parassitaria, a selettivo trofismo per gli annessi piliferi. 




Epidemiologia 




La trasmissione dell’infestazione è nella grande maggioranza dei casi diretta e colpisce frequentemente i soggetti che vivono nella stessa famiglia o che frequentano le stesse comunità (asili, scuole, collegi ecc..) meno comunemente può essere mediata da oggetti (cappelli, pettini, spazzole, asciugamani, cuscini ecc..) utilizzati da breve intervallo di tempo da persona infestata, poiché i pidocchi, 
al di fuori dell’ospite, vanno incontro a un rapido processo di disidratazione e a progressiva riduzione dei movimenti, fino all’immobilità. La trasmissione mediante oggetti deve, quindi, venire in tempi molto rapidi. In base alla localizzazione si distingue la pediculosi del capo, del pube, del corpo, del volto (ciglia, sopracciglia e barba) ma in ogni caso la dermatosi si localizza in regioni corporee coperte da peli. La pediculosi del capo colpisce persone di tutte le età e  qualsiasi condizione socio-economica, e tuttavia  è più frequente nei bambini di età compresa tra i 3 e 11 anni, soprattutto di sesso femminile. Possibili fattori protettivi nei confronti della pediculosi del capo sono costituiti dal maggiore quantitativo di sebo sulla superficie cutanea, dal ph acido della 
cute e dalla temperatura favorevole e 29-30 gradi. I pidocchi non saltano e non volano, come molte persone credono,
da una testa all’altra. il contagio avviene attraverso il contatto “fra teste” o dal bambino già infestato. I pidocchi non sono indice di povertà o sporcizia personale o familiare. Anzi i pidocchi adorano il pulito: per questo possono venire a tutti i bambini , anche a chi si lava i capelli tutti i giorni perché i bambini fino a una certa età 
sono sempre a stretto contatto e giocano tra loro a distanza molto ravvicinata. 






Sintomatologia 


 







La pediculosi del capo si localizza elettivamente a livello del cuoio capelluto (prediletta la nuca), ma può coinvolgere per continuità, ciglia, sopracciglia e barba. Oltre ai parassiti adulti, mobili lungo il fusto dei capelli, si rinvengono corpiccioli di forma ovoidale, di colorito bianco-grigiastro, fortemente adesi al fusto del capello:  sono le lendini (piccole uova). Si associano eritema e escoriazioni cutanee. Nella pediculosi del corpo e del pube le lesioni si rinvengono principalmente a livello di spalle, addome e glutei, (in ogni caso dove il sistema pilifero è ben rappresentato), sotto forma di lesioni puntiformi di colorito rosso vivo dovute a morsi del parassita, escoriazioni (lesioni lineari da grattamento), pomfi orticarioidi o, talvolta, pustole e croste espressive di sovrainfezione batterica. Il sintomo principale, presente in tutte le forme è il prurito dovuto a reazione irritativa e allergica agli enzimi della saliva del pidocchio. Tale reazione si estrinseca dopo giorni o settimane dal parassitamento del pelo, per cui, quando il prurito si rende manifesto, l’infestazione è ad uno stadio avanzato e facilmente trasmissibile. 




Diagnosi 






la diagnosi si effettua attraverso un’attenta ispezione dei peli della cute corrispondente, eventualmente facilitata da una buona illuminazione, una lente di ingrandimento, uno strumento a punta smussa per visionare i capelli isolatamente, consente di apprezzare i parassiti (mobili lungo il fusto), le lendini (corpiccioli biancastri, aderenti e fissi), eritema della cute ed eventuali lesioni da grattamento. 
Le lendini possono essere di entità variabile. 




Terapia


Le molecole principali sono le piretrine naturali e sintetiche 
(come la permetrina) . L’applicazione deve essere accurata e ripetuta dopo alcuni giorni per agire anche sulla schiusa delle lendini . Con il pettine a denti stretti è  opportuno, inoltre, asportare le lendine residue. I prodotti chimici insetticidi, non possono essere utilizzati nei bambini di età inferiore ai due anni per eventuali effetti tossici. Meglio utilizzare prodotti privi di effetti collaterali che “soffocano” i pidocchi a base di una sostanza chiamata dimeticone che non svolge un’azione chimica ma fisica : forma una sorta di pellicola attorno al pidocchio immobilizzandolo e provocandone appunto il soffocamento. Si tratta di una sostanza non tossica, priva di agenti chimici, che non è assorbita dalla pelle. Si applica sui capelli asciutti coprendoli dalla radice fino alla punta con una durata del trattamento che varia in base al prodotto.








Complicanze 




La sovrapposizione batterica (impetiginizzazione) è evenienza comune soprattutto nel bambini ed è secondaria al grattamento.
Altre possibili complicanze sono la dermatite irritativa da permetrina, nella quale persistendo il prurito e  lesioni cutanee di tipo eczematoso, talvolta alimenta nel  paziente la paura che l’infestazione persista a  dispetto di una corretta ed efficace terapia. 
In questi casi è possibile, in pazienti particolarmente neurolabili, l’instaurarsi di fobia (stato psicologico di variabile entità , talvolta condiviso in ambito familiare, provocato dalla convinzione che la malattia persista anche al di là della guarigione clinica dichiarata e certificata dallo specialista . 




Profilassi 




E’ obbligatorio da parte del medico che effettua la diagnosi eseguire regolare denuncia gli organi competenti, isolare il paziente e, per quanto possibile estendere il controllo, con eventuale opportuna terapia, a tutti coloro che sono venuti a contatto con il soggetto infestato (familiari , compagni di scuola , colleghi di lavoro, etc..)

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