La salute della donna

Scarlattina e Gravidanza: Rischi, Sintomi e Come Affrontarla

Scarlattina e Gravidanza

La gravidanza è un periodo meraviglioso, ma porta con sé anche una maggiore attenzione alla salute e al benessere. Tra le diverse infezioni che possono destare preoccupazione c’è la scarlattina. Sebbene sia più comune nei bambini, anche le donne in gravidanza possono contrarla. È fondamentale essere informate sui rischi, i sintomi e le precauzioni da prendere per proteggere sia la propria salute che quella del bambino in arrivo.

Cos’è la Scarlattina?

La scarlattina è un’infezione batterica causata dallo Streptococcus pyogenes, lo stesso batterio responsabile della faringite streptococcica (mal di gola da streptococco). Il batterio produce una tossina che provoca la caratteristica eruzione cutanea rossa e ruvida, simile a carta vetrata.

Come si Trasmette la Scarlattina?

La scarlattina si trasmette principalmente attraverso le goccioline respiratorie che vengono emesse da una persona infetta quando tossisce, starnutisce o parla. Queste piccole particelle contenenti il batterio Streptococcus pyogenes possono rimanere sospese nell’aria per un breve periodo e possono essere inalate da persone vicine.

Un altro modo di trasmissione può avvenire attraverso il contatto diretto con le secrezioni nasali o faringee di una persona malata. Ad esempio, toccare un fazzoletto usato da una persona con scarlattina e poi portarsi le mani alla bocca o al naso può causare l’infezione.

Anche se meno comune, la scarlattina può diffondersi attraverso il contatto indiretto con oggetti contaminati dalle secrezioni di una persona infetta, come giocattoli, posate o asciugamani, sebbene la sopravvivenza del batterio sulle superfici non sia particolarmente lunga.

La facilità di trasmissione rende la scarlattina una malattia facilmente diffondibile, specialmente in ambienti chiusi come scuole o asili. Il periodo di contagiosità di una persona con scarlattina dura fino a quando non sono trascorse almeno 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica. Senza trattamento antibiotico, una persona infetta può rimanere contagiosa per diverse settimane.

Scarlattina in Gravidanza: Quali Sono i Rischi?

Contrarre la scarlattina durante la gravidanza è relativamente raro, ma è importante essere consapevoli dei potenziali rischi:

Per la madre: nella maggior parte dei casi, la scarlattina in gravidanza si manifesta in modo simile a quanto accade al di fuori della gravidanza. I sintomi tipici includono mal di gola, febbre, mal di testa, nausea, vomito e la caratteristica eruzione cutanea. Tuttavia, come per qualsiasi infezione durante la gravidanza, è fondamentale monitorare attentamente i sintomi e seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante. In rari casi, se non trattata adeguatamente, la scarlattina può portare a complicazioni come la febbre reumatica o la glomerulonefrite post-streptococcica.

Per il bambino: fortunatamente, la scarlattina raramente causa problemi diretti al feto. Il batterio responsabile dell’infezione e la tossina associata difficilmente attraversano la placenta. Tuttavia, una febbre materna elevata e prolungata può potenzialmente aumentare il rischio di parto pretermine. È quindi cruciale gestire tempestivamente la febbre e l’infezione materna.

Sintomi della Scarlattina

Gravidanza e Scarlattina: Quali Sono i Rischi Reali per il Tuo Bambino?

I sintomi della scarlattina compaiono generalmente da 1 a 4 giorni dopo l’esposizione al batterio e includono:

  • Mal di gola: spesso intenso e doloroso.
  • Febbre: solitamente alta, con brividi.
  • Mal di testa.
  • Nausea e vomito.
  • Eruzione cutanea: caratteristica per la sua consistenza ruvida al tatto (come carta vetrata) e il colore rosso vivo. Inizia spesso sul collo e sul torace, per poi diffondersi al resto del corpo. La pelle può presentare piccole protuberanze e, alla pressione, può temporaneamente impallidire.
  • Lingua “a fragola”: inizialmente bianca e ricoperta, per poi diventare rossa e con papille gustative prominenti, simile a una fragola.
  • Arrossamento del viso: con una caratteristica pallore intorno alla bocca (segno di Filatov).
  • Desquamazione della pelle: quando l’eruzione cutanea scompare, la pelle può iniziare a desquamarsi, soprattutto su mani e piedi.

Diagnosi e Trattamento in gravidanza

La diagnosi della scarlattina in gravidanza segue gli stessi protocolli utilizzati per qualsiasi altro adulto. Se una donna incinta manifesta i sintomi sospetti, come mal di gola, febbre ed eruzione cutanea, è fondamentale consultare immediatamente il proprio medico curante o il ginecologo. Il medico procederà con un esame fisico accurato, valutando l’aspetto dell’eruzione cutanea, la presenza della lingua “a fragola” e altri segni tipici.

Tuttavia, per confermare la diagnosi di scarlattina, è necessario eseguire un tampone faringeo. Questo test rapido e semplice consiste nel prelevare un campione di secrezioni dalla gola con un tampone sterile e analizzarlo per rilevare la presenza dello Streptococcus pyogenes. In alcuni casi, può essere eseguita anche una coltura del tampone per una conferma più precisa.

Il trattamento della scarlattina in gravidanza è mirato all’eradicazione dell’infezione batterica e alla gestione dei sintomi. Il farmaco di prima scelta è rappresentato dagli antibiotici, solitamente la penicillina o l’amoxicillina, considerate sicure durante la gravidanza. In caso di allergia alla penicillina, il medico potrà prescrivere un antibiotico alternativo, come l’eritromicina o la clindamicina, valutando attentamente il profilo di sicurezza in gravidanza. È di cruciale importanza che la donna incinta segua scrupolosamente la terapia antibiotica prescritta per l’intera durata indicata dal medico, anche se i sintomi dovessero migliorare rapidamente. Interrompere prematuramente l’assunzione degli antibiotici può portare a una ricaduta dell’infezione e aumentare il rischio di complicanze sia per la madre che, indirettamente, per il feto.

Oltre alla terapia antibiotica, il trattamento mira ad alleviare i sintomi:

  • Riposo: è consigliabile riposare per favorire il recupero dell’organismo.
  • Idratazione: bere abbondanti liquidi come acqua, tisane e brodo aiuta a prevenire la disidratazione, soprattutto in presenza di febbre.
  • Farmaci per la febbre e il dolore: il paracetamolo è considerato il farmaco antipiretico e analgesico di prima scelta e generalmente sicuro in gravidanza per abbassare la febbre e alleviare il mal di gola o i dolori muscolari. È fondamentale seguire le dosi raccomandate dal medico e consultarlo prima di assumere qualsiasi farmaco.
  • Gargarismi con acqua salata tiepida: possono contribuire ad alleviare il mal di gola.

Durante il trattamento, il medico monitorerà attentamente la salute della donna incinta e l’andamento della gravidanza.

Prevenzione della Scarlattina in Gravidanza

La prevenzione si basa principalmente sull’adozione di buone pratiche igieniche per limitare la diffusione dell’infezione:

Lavaggio frequente delle mani: lavare accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo aver tossito, starnutito o essere stati in luoghi pubblici.

Evitare il contatto stretto: cercare di evitare il contatto ravvicinato con persone che presentano sintomi di infezioni respiratorie o eruzioni cutanee.

Non condividere oggetti personali: evitare di condividere posate, bicchieri, asciugamani o altri oggetti personali con persone malate.

Coprire bocca e naso: quando si tossisce o starnutisce, è importante coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o con l’incavo del gomito.

Sanificare le superfici: pulire e disinfettare regolarmente le superfici che vengono toccate frequentemente, soprattutto se in casa c’è una persona malata.

Cosa Fare se si Sospetta un Contagio

Se sei incinta e pensi di essere stata esposta alla scarlattina o manifesti i sintomi, contatta immediatamente il tuo medico curante o il tuo ginecologo. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo sono fondamentali per gestire l’infezione e minimizzare i potenziali rischi.

Diagnosi Differenziale

Durante la gravidanza, è fondamentale che il medico esegua una corretta diagnosi differenziale. Alcuni sintomi della scarlattina, come l’eruzione cutanea e la febbre, possono essere simili a quelli di altre infezioni virali o reazioni allergiche. Un tampone faringeo positivo per lo Streptococcus pyogenes è l’elemento chiave per confermare la diagnosi di scarlattina e distinguerla da altre condizioni che potrebbero richiedere approcci terapeutici diversi.

Gestione della Febbre in Gravidanza

Come accennato, una febbre elevata e prolungata in gravidanza può essere motivo di preoccupazione. La gestione della febbre associata alla scarlattina è quindi un aspetto importante del trattamento.

Il paracetamolo è il farmaco antipiretico di prima scelta in gravidanza, in quanto considerato sicuro se assunto alle dosi raccomandate dal medico. È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni mediche riguardo alla posologia e alla frequenza di assunzione. In caso di febbre persistente o molto alta, è sempre consigliabile ricontattare il medico.

Il Ruolo degli Antibiotici 

L’antibiotico è il cardine del trattamento della scarlattina. È essenziale completare l’intero ciclo di terapia antibiotica prescritto dal medico, anche se i sintomi migliorano rapidamente. Interrompere prematuramente l’assunzione degli antibiotici può portare a una ricaduta dell’infezione e aumentare il rischio di sviluppare complicanze come la febbre reumatica (che può colpire cuore, articolazioni, cervello e pelle) e la glomerulonefrite post-streptococcica (un’infiammazione dei reni). Sebbene queste complicanze siano rare, è fondamentale prevenirle con un trattamento antibiotico completo ed efficace.

L’Impatto Psicologico e l’Importanza del Supporto

Ricevere una diagnosi di scarlattina durante la gravidanza può generare ansia e preoccupazione. È importante ricordare che, con una gestione medica adeguata, la maggior parte delle donne in gravidanza guarisce completamente senza conseguenze per sé o per il bambino. Tuttavia, non sottovalutare l’impatto psicologico di questa situazione.

Parlare apertamente con il proprio partner, familiari e amici può fornire un importante supporto emotivo. Anche il confronto con altre future mamme o il supporto di professionisti (come psicologi o ostetriche) può essere utile per affrontare eventuali paure o ansie.

Scarlattina e Allattamento

Se si contrae la scarlattina dopo il parto durante l’allattamento, è importante consultare immediatamente il medico. Generalmente, l’allattamento al seno può continuare durante il trattamento antibiotico, in quanto la maggior parte degli antibiotici prescritti per la scarlattina sono considerati sicuri per il neonato. Tuttavia, è sempre meglio informare il medico curante del bambino e seguire le sue indicazioni specifiche. Mantenere una rigorosa igiene delle mani è fondamentale per evitare di trasmettere l’infezione al neonato.

Ricerca e Studi Attuali

La ricerca scientifica continua a monitorare l’impatto delle infezioni batteriche come la scarlattina durante la gravidanza. Gli studi attuali si concentrano sull’identificazione precoce dei fattori di rischio, sulla comprensione dei meccanismi attraverso i quali le infezioni materne possono influenzare la gravidanza e sullo sviluppo di strategie preventive più efficaci. 

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