Sushi: come prepararlo in casa
Il sushi è uno dei piatti giapponesi più conosciuti in Occidente ed è possibile prepararlo in casa facendo attenzione ad abbattere il pesce crudo. Il sushi è un piatto a base di riso e di altri ingredienti come il pesce, le alghe, vegetali e uova. La ricetta di sushi che vi propongo può essere realizza senza troppa difficoltà e vi permette di gustare il sushi comodamente a casa senza andare al ristorante!!
- 200 g di riso
- 150 g di carpaccio di tonno
- 100 g di carpaccio di salmone
- 100 g di filetto di branzino
- 1 papaya
- 1 dl di aceto
- salsa di soia
- 8 foglie di alga
- Sale e pepe
Procedimento :
- Cuocete il riso con l’aceto, quando l’acqua sarà evaporata, scolatelo e lasciatelo raffreddare.
- Sbucciate la papaya e tagliatela a strisce.
- Pulite il filetto di branzino e tagliatelo a fette.
- Stendete una foglia di alga su una spianatoia, disponetevi uno strato di riso, una striscia di papaya e una fetta di branzino o di carpaccio o di tonno (scegliete in base ai vostri gusti), salate, pepate e arrotolate l’alga pressando bene.
- Seguite la procedura fino ad esaurimento degli ingredienti.
- Riponete i rotoli in frigorifero per un’ora, per farli compattare.
- Con un coltello affilato, tagliate i rotoli a cilindretti alti 3 cm e conditeli con salsa di soia.
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Omega-3, gli alleati perdi-peso
Gli Omega-3 sono acidi grassi insaturi davvero preziosi per la nostra salute. Si trovano nei legumi, nei cereali, nei semi oleosi, compreso l’olio extravergine di oliva, e nel pesce. In particolare,
un gruppo di scienziati giapponesi ha recentemente dimostrato come i grassi omega-3 che si trovano nel pesce siano in grado di trasformare le cellule di grasso cattivo dell’organismo in altre sane, che orientano l’organismo verso una modalità perdi-peso. I risultati del lavoro sono stati pubblicati su Scientific Reports. Esistono, infatti, tre tipi di grasso corporeo: quellobianco, che immagazzina il grasso come riserva di energia ed è localizzato prevalentemente nella zona addominale; quello bruno che è, invece, utile per produrre calore metabolico al fine di garantire una temperatura corporea costante (36°) e quindi permette il dimagrimento. Infine, quello beige, recentemente scoperto dai ricercatori di Harvard, che ha funzione simile a quella del grasso bruno. Lo studio si è concentrato sul grasso bianco e su quello beige. Si è così scoperto che il pesce trasforma le cellule di grasso bianco in quello beige. Una dieta a base di pesce grasso è particolarmente indicata dalla mezza età in poi, quando il numero di cellule di grasso “buono” (bruno e beige) iniziano a scarseggiare. Per gli scienziati un altro dei vantaggi di una dieta ricca di pesce è la longevità. I grassi omega-3 sono, infatti, noti per una serie di benefici per la salute, che vanno dal mantenere la pressione arteriosa livelli ottimali e ad aiutare a rallentare l‘Alzheimer..(Continua a leggere)