Vaccinazione meningococco
Premessa
- coloro che soffrono di alcune patologie di base (tra cui le immunodeficienze) e altre infezioni delle prime vie respiratorie, possono aumentare il rischio di malattia meningococcica.Â
- Soggetti affetti da:
- anemia falciforme
- asplenia funzionale o anatomica
- HI
- immunodeficienze congenite o acquisite
- gravi cardiopatie
- malattie polmonari croniche
- gravi epatopatie
- diabete insulino dipendentifistole liquorali
sono ad aumentato rischio di malattia da pneumococco.Â
La meningite è un infiammazione delle meningi ovvero delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale e può provocare complicanze gravi e, talvolta infauste come la morte o grave invalidità . Tra  le prime cause di meningite batterica ci sono le infezioni da pneumococco e quelle da meningococco. L’immunizzazione è  l’unica soluzione per non ammalarsi.Â
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L’importanza della vaccinazione
Il migliore strumento che abbiamo per combattere la meningite è rappresentato dai vaccini. I vaccini pneumococcici e meningococcici, infatti, stimolano il sistema immunitario  a produrre  anticorpi protettivi nei confronti degli antigeni in esso contenuti e  hanno un’ottima tollerabilità . La meningite e più in generale le infezioni batteriche invasive fanno paura per la loro gravità e perché, nelle forme fulminanti, possono uccidere  in poche ore. Quando accade, non si fa in tempo a trattarle con gli antibiotici, non c’è nulla da fare, l’unica possibilità  è la prevenzione vaccinale.Â
Quando bisogna vaccinarsi?
Gran parte delle forme di meningite e infezione batterica invasiva sono prevenibili con le vaccinazioni di cui oggi si dispone contro diversi patogeni:  Hib, pneumococco e meningococco. Il vaccino contro Hib viene somministrato nel primo anno di vita – al 3°, 5° e 11° mese nella formulazione esavalente, insieme a quelli obbligatori contro tetano, differite, polio ed epatite B e insieme al vaccino raccomandato contro la pertosse.Â
• Diversa è la situazione con le infezioni invasive da pneumococco. Esistono più di 90 tipi di questo batterio e  i vaccini disponibili immunizzano contro quelli più frequentemente causa di malattie. Oggi, i bimbi al terzo, quinto e undicesimo mese di vita vengono vaccinati con un prodotto 13-valente in grado di offrire un’ ampia protezione. Ancora non c’è  un  vaccino  universale contro lo pneumococco, dunque rimane una quota di casi di infezioni dovute a sierotipi più rari, non coperti da alcun vaccino.Â
Infine c’è il meningococco, anch’esso presente con  diversi sierotipi. I più comune nel nostro paese, causa di meningite e malattie invasive  sono il C e il B. La vaccinazione contro il meningococco C è disponibile in Italia già da diversi anni e offerta a tutti i nuovi nati nel tredicesimo mese di vita. Poiché la protezione immunitaria conferita tende ad attenuarsi col tempoÂ
e l’incidenza delle infezione da meningococco continua a essere elevata fino al 25 anni di età , si raccomanda un richiamo intorno ai 12 anni. In quell’occasione si raccomanda di utilizzare il vaccino tetravalente, che protegge dal siero gruppo C e dai gruppi A, Y e W135. Questi ultimi tre sono al  momento poco diffusi in Europa ma, data l’abitudine a viaggiare dei giovani  non si può escludere l’eventualità di un contatto.Â
L’arma contro il meningococco B
Dal  2014 è  arrivato in Italia anche il vaccino contro il meningococco B, l’ultimo tassello del puzzle per completare la protezione dalle infezioni da meningococco. Il batterio, oggi è responsabile della maggior parte dei casi di meningite e  infezione invasiva da meningococco in Italia. Il nuovo prodotto può essere somministrato  già  a 2 mesi di vita  ed occorrono 4 dosi.
Le prime 3 da somministrare a distanza di almeno un mese,Â
l’una dall’altra e la quarta 12 – 23 mesi. Ai piccoli dai  5  a 23 mesi servono tre dosi, le prime due a distanza di almeno due mesi una dall’altra e la terza a 12 – 23 dalla seconda. Â
Infine, per i bimbi più grandi sono sufficienti due dosi a distanza di almeno due mesi l’una dall’altra
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