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Intossicazione da monossido di carbonio

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Il monossido di carbonio uccde senza far rumore, è un killer silenzioso
Intossicazione da monossido di carbonio

Introduzione

 

Il monossido di carbonio è un gas prodotto dalla combustione incompleta (perché prodottasi in ambienti scarsamente ossigenati) di materiali organici: si produce allora CO e non CO2 a causa della bassa concentrazione di ossigeno. Il gas, potente veleno dell’emoglobina, è incolore, inodore ed essendo più leggero dell’aria si accumula negli ambienti alti (soppalchi, mansarde ecc..) non dà alcuna azione irritante ma è infiammabile e diviene esplosivo se miscelato all’aria a proporzioni inadeguate.  Sono in aumento le morti per intossicazione da  monossido di carbonio a causa di caldaie, stufe, camini ecc.. difettosi e soprattutto per la chiusura ermetica degli infissi per evitare spifferi. 

Le fonti più comuni di intossicazioni da monossido di carbonio sono:

  • incendi
  • sistemi di ventilazione non adeguati delle automobili
  • caldaie
  • caminetti a legno o a carbone
  • fornaci

Due sono i principali meccanismi di tossicità del monossido di carbonio:

  1. ipossia/ischemia tissutale per inibizione competitiva del legame tra l’ossigeno e l’emoglobina;
  2.  tossicità cellulare diretta per legame del monossido di carbonio con diverse proteine contenenti di gruppo eme.


I tentativi di suicidio tramite intossicazioni da monossido di carbonio è metodo molto diffuso a causa della facilità nel reperire la sostanza letale: gli scarichi delle automobili, i fornelli da campeggio e le bombole di gas sono potenziali produttori alla portata di tutti. Solitamente, il suicida si rinchiude in un luogo di piccole dimensioni preventivamente isolato (un’auto, una piccola stanza in casa, ecc.), in modo che il monossido non si disperda nell’ambiente. Attraverso l’inalazione, il monossido si lega all’emoglobina nel sangue sostituendo l’ossigeno e causando la morte del soggetto. (“La vita è bella, ne abbiamo solo una e perché sprecarla? Piuttosto goditela più che puoi, perché una volta persa, non la riotterrai più…”)

Sintomi

I sintomi dell’intossicazione acuta sono quanto mai variabili e variamente associati.  I sintomi principali sono:

  • astenia e quadro similinfluenzale
  • dispnea da sforzo
  • dolore toracico
  • palpitazioni
  • confusione, sopore, coma
  • alterazioni caratteriali
  • depressione
  • ridotto livello di attenzione
  • stato di agitazione
  • amnesia anterograda
  • allucinazioni
  • confabulazioni
  • nausea
  • vomito
  • diarrea
  • dolore addominale
  • cefalea
  • vertigine
  • alterazioni del visus
  • crisi comiziali
  • incontinenza sfinterica
  • disturbi della memoria e della deambulazione

 

I sintomi dell’intossicazione cronica sono gli stessi dell’intossicazione acuta; tuttavia l’intossicazione  cronica può presentarsi sotto forma di sintomi neuropsichiatrici a insorgenza graduale o semplicemente di disturbi cognitivi di nuova insorgenza.

Diagnosi di intossicazione da monossido di carbonio

La diagnosi di intossicazione da monossido di carbonio può risultare piuttosto facile se dall’anamnesi, si può dedurre che il soggetto in causa sia stato esposto ad avvelenamento da monossido di carbonio. Importante la testimonianza oppure la presenza di coinquilini o animali con gli stessi sintomi.

Esami di laboratorio

In caso di sospetto, il dosaggio della carbossiemoglobina tramite emogasanalisi espresso è dirimente; per fare diagnosi risulta tuttavia indispensabile determinare livelli di carbossiemoglobina nel sangue periferico. In caso di sospetta intossicazione da CO sono utili:

  • emocromo
  • glicemia
  • indici di funzionalità renale
  • amilasi
  • marker di necrosi miocardica
  • EGA ed elettroliti
  • lattati del sangue arterioso 
  • test di gravidanza


Terapia

 La prima cosa da fare in caso di sospetta esposizione a CO, è quella di rimuovere il paziente dalla fonte di esposizione, di aprire le finestre . Chiamare subito i servizi medici d’emergenza (118).
La terapia salvavita è l’ossigeno, che il personale medico somministrerà subito, con maschere o con intubazione tracheale nei casi gravi.
In ospedale il medico deciderà se è indicata la somministrazione di ossigeno in camera iperbarica.

Prognosi

La presenza di coma , di COHb elevata o presenza di acidosi metabolica è associata con prognosi infausta. La prognosi è generalmente peggiore per i pazienti cardiopatici. Particolarmente a rischio, il prodotto del concepimento nelle donne gravide.

Prevenzione

Occorre una corretta manutenzione ed una  periodica verifica di tutti gli apparecchi domestici  a combustione di gas: caldaie, scaldabagni etc. Nei condomini è importante anche il controllo di canne fumarie e comignoli, che, durante le giornate particolarmente ventose, possono, se parzialmente ostruite, provocare un ritorno di gas tossici.

Attenzione alle vecchie case dove ancora possono esserci scaldabagni nel locale bagno! La doccia può diventare molto pericolosa per le inalazioni tossiche in un piccolo ambiente chiuso.

In presenza di stufe, caminetti, bracieri,  barbecue funzionanti in locali chiusi, occorre areare spesso l’ambiente, perché può facilmente accumularsi il CO in concentrazioni tossiche.
La prevenzione più efficace è però quella di posizionare i  rilevatori di CO in casa: in caso di raggiungimento di valori tossici soglia, questi apparecchi emettono segnali acustici in grado di allertare anche durante il sonno coloro che potrebbero diventare vittime inconsapevoli del “killer silenzioso”.

(Centro Antiveleni Milano)

 

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(Bibliografia, M. Moroni, S. Antinori, V. Vullo, Manuale di Malattie Infettive II Edizione, Edra S.P.A. Milano,2014)



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