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Smettere di fumare… i motivi che ancora non conoscevi

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Solo in Italia il fumo fa 70 mila vittime all’anno, eppure i motivi per smettere di fumare o per non cominciare affatto sono numerosi. Le sostanze chimiche presenti in una sola sigaretta sono oltre 4  mila e  almeno 40 sono classificate come altamente cancerogene: più o meno tutti, infatti, sanno il ruolo importante che il fumo ha nel determinare numerose forme tumorali, anche “insospettabili”, come quello della vescica (è lì, infatti che le sostanze assimilate fumando restano più lungo in attesa di essere espulse con l’urina). Ma fumatori e non, spesso ignorano altri e numerosi validi motivi per dire no alle bionde. 










 





Non è tutta colpa della nicotina



Dando corrette informazioni circa i pericoli delle sigarette possiamo auspicare di aumentare la consapevolezza e favorire una scelta più meditata, basata su dati certi e non su opinioni personali e luoghi comuni a cominciare proprio dalla composizione delle sigarette.  Non molti sanno che è studiata proprio per “fidelizzare” il consumatore, un vero e proprio inganno progettato per rendere schiavo chi le usa: come se già non bastasse il ruolo della nicotina, infatti, nelle sigarette sono introdotti additivi, come l’urea e l’ammoniaca, che hanno lo scopo di rendere più rapidamente solubile nel sangue la nicotina stessa, accelerando il meccanismo di dipendenza, oltre a sostanze, come mentolo, cacao e zucchero, che hanno il solo scopo di rendere più piacevole il fumare.


1) Il  fumo cambia l’espressione del tuo viso 








Donne  rugose come immagine sui   pacchetti di sigarette in America


















Chi è più attento all’ estetica ormai comincia a rendersene conto: fumare stravolge l’ estetica del viso. Possiamo parlare di vere e proprie facce da fumo per due motivi: la nicotina nel sangue ostacola l’ossigenazione dei tessuti e la pelle è la prima a risentirne, assume un colorito giallastro o opaco perdendo in elasticità.
Questo favorisce un invecchiamento precoce e disturbi della pelle,  come l’acne tra i più giovani o la comparsa di rughe. Gli stessi atteggiamenti del fumatore, la posizione della bocca e lo strizzare gli occhi per evitare il fumo di ritorno, si traducono in rughe di espressione, più marcate tra naso bocca e nella zona perioculare.


2)  A letto si rischia un flop 







Secondo una ricerca americana, i tabagisti avrebbero il 53% in più di possibilità di divorziare rispetto ai nemici della sigaretta. Colpa di una maggiore incidenza, tra i fumatori, di depressione e ansia, che alla lunga mette a dura prova anche le unioni più salde. Ma c’è di più: gli uomini che accendono più di 20 sigarette al giorno, infatti, hanno un rischio del 60% superiore di disfunzione erettile rispetto a coloro che non fumano. E i flop a letto possono, loro volta far fallire certi unioni. 


3) Senti di più il dolore 

Il fumo fa male, nel senso letterale del termine: secondo una ricerca americana, fibromialgia, sciatica e dolore cronico a schiena e collo si presentano più facilmente nelle donne fumatrici. Un altro studio ha sottolineato come il vizio del fumo determini dolori più intensi e maggiore difficoltà nei movimenti. Eppure, tanti credono che la nicotina abbia un effetto antidolorifico, che è reale, ma dura pochissimi minuti. Nell’artrosi il fumo favorisce la comparsa precoce di degenerazione e dolore, perché le scorie delle sostanze presenti nella sigaretta tendono ad accumularsi nelle cartilagini. 
In caso di intervento chirurgico, chi fuma di più è più esposta al dolore post operatorio: il tabagismo allunga i tempi di recupero di cicatrizzazione, perché altera i processi di coagulazione, ostacola l’azione del sistema di difesa contro le infezioni e rallenta il processo di crescita delle nuove cellule dei tessuti. Infine, le donne fumatrici hanno cicli mestruali anche del 50% più dolorosi. 



4)  Sei attaccabile dai germi 

Le sigarette sono una fonte incredibile di germi vivi e pericolosi: ricercatori statunitensi ne hanno riscontrati oltre 
700 tipi diversi. Arrivano dalle foglie di tabacco fresche e si  moltiplicano durante la preparazione della sigaretta. Certo, le sigarette poi bruciano ma basta tenerne una spenta in bocca per esporsi ad un alto rischio infettivo senza dimenticare che il fumo danneggia la mucosa della bocca, alterandola anche in assenza di segni visibili, causa un calo della secrezione della saliva, rende meno attive le cellule  di difesa e paralizza le ciglia che ricoprono le vie respiratorie, diminuendo la prima barriera difensiva contro virus e batteri.


5) Capelli in caduta ..precoce



Uno studio del Far eastern memorial hospital di Taipei
( Cina) ha confermato che il fumo di sigaretta provoca una precoce caduta dei capelli soprattutto nell’uomo. Colpa dell’alterazione della microcircolazione a livello del cuoio 
capelluto causata dal fumo, che determina anche una modifica 
della flora batterica locale, aumentando il rischio di 
infiammazione dei follicoli piliferi.




6) Intossichi anche i tuoi animali 









Quando si fuma al chiuso non basta aprire le finestre: i rifiuti tossici si depositano su ogni superficie, dove permangono per settimane e mesi e, anche attraverso il semplice contatto possono contaminare altri frequentatori, compresi i bambini e  gli animali domestici. È il cosiddetto “fumo di terza mano”, così ribattezzato da scienziati americani, e ignorato da tantissimi fumatori, che magari fumano in auto, oppure in casa quando non ci sono i familiari, pensando così erroneamente di risparmiare loro il fumo passivo. Anche per gli animali il fumo di “terza mano” non va sottovalutato: respirando, ma anche leccandosi il pelo e stando a contatto diretto con le superfici contaminate, gatti e cani rischiano, alterazioni vascolari, tumori e problemi polmonari.


7) Un mix di radioattività e inquinamento 





Tantissimi ignorano il potenziale radioattivo delle sigarette:
le piante di tabacco sono fertilizzate con prodotti chimici ricchi di polifosfati di radio, che si trasforma poi in polonio-210, sostanza radioattiva e cancerogena che finisce direttamente nelle sigarette: 
il 50% viene ispirato, tanto che chi fuma 20 sigarette al giorno per un solo anno ha lo stesso danno di 300 radiografie. Il resto finisce nell’ambiente attraverso il mozzicone, con buona pace dell’ecologia: un singolo mozzicone ha un potere tossico pari a quello dei potenti pesticidi e richiederebbe quindi una raccolta differenziata tra i  rifiuti tossici, mentre quasi sempre le cicche finiscono per imbrattare strada e, prati e spiagge, dove resistono 
da 1 a 5 anni prima di essere biodegradate. Inoltre, il laboratorio per lo studio dell’ inquinamento da fumo dell’Istituto dei Tumori 
di Milano ha rilevato che il fumo di sigaretta inquina 3 volte di più delle potenti motociclette e anche di  più di un motore diesel Euro 3.




Smettere di fumare non è facile..ma tanti ci sono riusciti




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