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Schizofrenia: disturbi psichiatrici

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Definizione

La schizofrenia è un disturbo caratterizzato da una sintomatologia estremamente eterogenea, che si manifesta attraverso varie aree sintomatologiche; si caratterizza per un aspetto che riguarda il deterioramento cognitivo, il decadimento e alcune funzioni superiori.

L’elemento principale della schizofrenia è l’ampia eterogeneità della sintomatologia e il decadimento del funzionamento cognitivo, che fa della schizofrenia una patologia grave a notevole impatto sociale, in quanto determina tutte quelle conseguenze di funzionamento sociale, lavorativo, familiare e di adattamento alla realtà e alla vita reale che portano poi all’invalidità del soggetto stesso.



Epidemiologia

La schizofrenia è una patologia abbastanza frequente con una prevalenza di 0,5%, ossia il tasso di nuovi casi per anno è su 100.000 abitanti. A livello di distribuzione mondiale la schizofrenia ha un’incidenza omogenea in tutte le parti del mondo, ove si presenta con le stesse caratteristiche e con la stessa morbosità.  L’ età di esordio è unimodale negli uomini (18-25 anni, mentre è bimodale nelle donne (25-35, 45-59 anni). Da un punto di vista neurobiologico le donne sono più protette perché hanno un esordio più tardivo di malattia associata a caratteristiche di tipo neuro-ormonale. Non è un caso che il  secondo picco di incidenza delle donne coincida di solito con l’età della menopausa.


Schizofrenia e la scissione della mente

Eugen Bleuler uno dei più importanti psichiatri europei di ogni tempo affrontò il problema della eterogeneità sintomatologica della schizofrenia attraverso la ricerca di qualcosa di essenziale, primario, centrale, da cui discendessero tutti gli altri sintomi. Egli ricercò l’essenza della schizofrenia e la identificò in un sintomo: scissione. Per gli psichiatri di allora la scissione era il sintomo centrale della schizofrenia, quello che dava la separazione delle varie funzioni psichiche responsabile della sintomatologia di tipo psicotico. La scissione determinava delle alterazioni da cui discendevano come conseguenza diretta le famose “4 A” di Bleuler.

  • Associazione: disturbo formale del pensiero cioè un’alterazione nella concatenazione logica dei pensieri.
  • Affettività: scollamento tra apparato affettivo e cognitivo (per esempio il ridere quando c’è un aspetto commovente e piangere qualora vi sia una situazione divertente).
  • Ambivalenza affettiva: avere dei comportamenti opposti con la stessa persona; emozioni o sentimenti sia positivi che negativi nei confronti di uno stesso soggetto.
  • Autismo: aspetto importante che riguarda il ritiro sociale, cioè la  difficoltà di questi pazienti ad entrare in relazione comunicativa con l’ambiente che li circonda.



Sintomi

sintomi della schizofrenia sono molto variabili in relazione alla fase della malattia.

 

  • Diffusione del pensiero: la sensazione che il pensiero possa uscire fuori dalla testa del paziente e rimbalzare fuori alle orecchie di tutti come se ci fosse un eco.
  • Inserzione del pensiero: è un altro sintomo importante. Il paziente ha la sensazione che il pensiero gli venga innescato nella mente da qualcun altro.
  • Furto del pensiero: il soggetto ha l’impressione che gli vengano sottratti i pensieri o che questi siano noti a tutti.
  • Interpretare una  percezione normale come un segnale particolare: un significato nascosto: ad esempio un paziente vede una persona che si tocca la testa e interpreta quel movimento con un significato particolare per la sua vita, come se fosse un  gesto che nasconde una congiura per ucciderlo, imprigionarlo ecc..
  • Le voci dialoganti: le voci sono in termini psicopatologici delle alterazione della percezione, ovvero delle allucinazioni. L’allucinazione è un’ alterazione della percezione. La percezione è la funzione attraverso cui l’uomo ottiene informazioni dall’ambiente che lo circonda, tramite gli organi di senso ad essa preposti (vista, udito, olfatto, tatto e gusto). Questi canali possono essere tutti i soggetti a distorsioni allucinatorie. Quelli che più frequentemente vengono interessati nella schizofrenia sono distorsioni di tipo uditivo. Come si manifestano? Il soggetto ha l’impressione di percepire qualcosa che nell’ambiente in realtà non esiste e questa percezione può manifestarsi con una voce o con un’immagine. Che ruolo hanno le voci? Le voci possono essere imperative, ossia, possono imprimere degli ordini al paziente. Più la psicosi è grave più questi ordini sono ingovernabili per il paziente che non riesce a resistervi. Possono essere delle voci che dialogano tra loro commentando la vita del paziente o delle voci che commentano direttamente le azioni del paziente “stai facendo bene in questa circostanza“, ” ti sei comportato veramente male” ecc.. Quindi la drammaticità di vivere con la percezione di qualcuno o di tante persone che commentano continuamente la vostra vita  rappresenta una sensazione di dramma soprattutto quando si tratta di voci imperative che danno ordini e possono rendere la schizofrenia un’ urgenza psichiatrica che bisogna trattare in maniera acuta.
  • Delirio: è caratterizzato da un’alterazione della coscienza e da modificazioni cognitive che si sviluppano in un breve lasso di tempo, ovvero alterazione del pensiero ad esempio la sensazione di essere dominati, sottomessi ed è un delirio in cui soggetto si sente una marionetta in grado di espletare azioni sulla guida di un altro.

 

Sintomi positivi:

  • Deliri
  • Allucinazioni
  • Perdita dei nessi logici
  • Disorganizzazione e frammentazione del pensiero.

Sintomi negativi della schizofrenia:

  • Deficit dell’affettività
  • Alogia ( ridotta quantità di vocaboli e di produzione verbale)
  • Mancanza di spinta motivazionale (sintomo estremamente grave in quanto porta il soggetto a non lavarsi, trascurarsi gravemente, non riuscire a badare a se stesso né alla casa. Questi soggetti hanno bisogno di sostegno perché se lasciati a se stessi diventano estremamente poveri da un punto di vista interrelazionale.


Trattamento farmacologico della schizofrenia

 

Il trattamento d’elezione per la schizofrenia comprende spesso farmaci antipsicotici (o neurolettici) come:

  • Clorpromazina
  • Aloperidolo
  • Oerfenazina
  • Flufenazina

Questi farmaci agiscono prevalentemente sulle vie dopaminergiche e sortiscono sul paziente un effetto antidelirante ed antiallucinatorio.

 

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