Cistite: curarla cambiando stile di vita
Introduzione
Bruciore, senso di pesantezza retropubico, necessità di urinare spesso. Ogni donna almeno una volta nella vita ha dovuto affrontare questo fastidioso problema. La cistite è un infiammazione che colpisce la vescica, soprattutto nella sua parte posteriore, e talvolta l’uretra, ossia il canale dell’urina.
La cistite è una patologia fastidiosa e invalidante che colpisce con frequenza le donne dai 20 ai 40 anni. Per un terzo delle donne il disturbo diventa ricorrente.
CAUSE
Le cause principali sono:
– frequenti rapporti sessuali e l’uso di alcuni tipi di contraccettivo, come le creme spermicide, che alterano l’ecosistema vaginale.
– la conformazione anatomica femminile. Le donne hanno l’uretra più corta rispetto agli uomini; questo canale è inoltre situato in una zona prossima a quella anale, e ciò fa sì che i germi fecali possano risalirvi con facilità e colonizzare la vescica.
– la resistenza a determinati tipi di antibiotici, che influisce sull’efficacia delle cure.
– il passaggio dai batteri dall’intestino all’uretra, che avviene per via linfatica e che si verifica con facilità nelle donne che soffrono di stipsi.
REGOLE PER TENERLA SOTTO CONTROLLO
Attenzione alla dieta
L’alimentazione deve essere ricca di frutta e verdura, così da favorire la regolarità dell’intestino. Sono da evitare le diete troppo proteiche, anche le spezie e il peperoncino.
No all’abuso di alcol, caffè, birra, una bevanda che mette sotto stress l’apparato urinario.
Curare l’igiene intima
Un’ igiene intima scrupolosa riduce il rischio che batteri fecali risalgano verso l’uretra. Bisogna evitare i detergenti troppo aggressivi, che aprono l’ecoflora vaginale.
Preferire biancheria di cotone
Indossare slip in fibra naturale (cotone) che tiene alla larga dal pericolo di irritazione .
Idratarsi
Bere molto e di conseguenza, urinare spesso, ha l’effetto di ripulire vescica e uretra.
Alcuni nutraceutici per esempio quelli a base di mirtillo rosso e mannosio, possono essere utili per prevenire la cistite perché aumentano le difese della mucosa vaginale. Non vanno però considerati curativi in fase acuta. Sono stati ottenuti buoni risultati con l’uso degli aminoglicoso glicani ( acido ialuronico; condroitin solfato) sia in terapia orale, sia in terapia endovescicale, nei casi più gravi.
IL FARMACO GIUSTO
Senza dimenticare l’importanza della prevenzione, la cistite non dovrebbe essere curata ricorrendo subito all’antibiotico. I farmaci a base di fosfomicina, che vengono assunti in due bustine con intervallo di 24 ore di distanza l’una dall’altra, sono efficaci soltanto in caso di cistite occasionali.
Se l’episodio di cistite è occasionale è possibile intervenire sui sintomi con antinfiammatori e sottoporsi a urinocoltura .
Gli antibiotici vanno usati se ai tipici disturbi della cistite si accompagna uno stato febbrile, un sintomo indicativo di una compromissione della apparato urinario in atto.
Se l’urinocoltura è positiva, un antibiogramma può indirizzare verso una cura mirata. Questo esame, infatti, permette di valutare in vitro la sensibilità batterica a diversi tipi di antibiotico. In questo modo si evita di scegliere un antibiotico sbagliato o di orientarsi su un antibiotico ad ampio spettro, favorendo il fenomeno della resistenza e la cronicizzazione del problema.