La salute della donna

Anomalie del Cordone Ombelicale: Diagnosi e Classificazione

Anomalie del Cordone Ombelicale

Il cordone ombelicale è il “ponte di vita” che collega la madre al feto durante la gravidanza, fornendo ossigeno e nutrienti essenziali per la crescita e lo sviluppo. Sebbene nella maggior parte dei casi sia perfettamente funzionante, a volte possono presentarsi delle anomalie del cordone ombelicale. Comprendere queste variazioni è fondamentale sia per i futuri genitori, che possono avere dubbi e preoccupazioni, sia per gli operatori sanitari, per una diagnosi e gestione appropriate.


Che Cos’è e Come Funziona il Cordone Ombelicale?

Il cordone ombelicale è una struttura tubulare che si forma all’inizio della gravidanza e cresce con il feto. Contiene tipicamente tre vasi sanguigni:

  • Due arterie ombelicali: trasportano il sangue deossigenato e i prodotti di scarto dal feto alla placenta.
  • Una vena ombelicale: trasporta il sangue ossigenato e i nutrienti dalla placenta al feto.

Questi vasi sono avvolti nella gelatina di Wharton, una sostanza gelatinosa e protettiva che previene la compressione e il danneggiamento dei vasi. La lunghezza media del cordone a termine è di circa 50-60 cm, ma può variare.


Tipi Comuni di Anomalie del Cordone Ombelicale

Le anomalie del cordone ombelicale possono riguardare la sua lunghezza, il numero di vasi, l’inserzione e la presenza di nodi o avvolgimenti.

1. Anomalie di Lunghezza

  • Cordone Ombelicale Corto: un cordone inferiore ai 30-35 cm è considerato corto. Può limitare i movimenti fetali, aumentare il rischio di distacco di placenta o di rottura uterina durante il travaglio, e può essere associato a malformazioni fetali o anomalie di presentazione.
  • Cordone Ombelicale Lungo: se il cordone supera i 70-80 cm, è considerato lungo. Questo aumenta il rischio di nodi veri, avvolgimenti intorno al feto (in particolare al collo, noto come cordone nucale) o prolasso del funicolo durante il travaglio.

2. Numero Anomalo di Vasi: Arteria Ombelicale Singola (SUA)

Questa è una delle anomalie più comuni, presente in circa l’1% delle gravidanze singole e fino al 5% nelle gemellari. Invece delle tipiche due arterie e una vena, il cordone presenta solo una arteria e una vena.

  • Significato: in circa il 70% dei casi, la SUA è un reperto isolato e il feto è sano. Tuttavia, in alcuni casi può essere associata a malformazioni congenite, in particolare a carico di reni, cuore e apparato gastrointestinale. Per questo, la sua diagnosi richiede un’attenta ecografia morfologica e, talvolta, un’ecocardiografia fetale.

3. Anomalie di Inserzione del Cordone

  • Inserzione Marginale (o a Racchetta): il cordone si inserisce al bordo della placenta anziché al centro. Generalmente non causa problemi, ma in rari casi può portare a un flusso sanguigno ridotto e a una minore crescita fetale.
  • Inserzione Membranosa (o Velamentosa): il cordone si inserisce direttamente sulle membrane amniotiche e solo successivamente i vasi raggiungono la placenta. I vasi non sono protetti dalla gelatina di Wharton nel tratto extraplacentare, rendendoli vulnerabili a compressione o rottura, specialmente durante il travaglio. Questa condizione è rischiosa per il feto in caso di vasa previa, dove i vasi esposti passano sopra l’orifizio cervicale interno.

4. Anomalie da Avvolgimento e Nodi

  • Cordone Nucale: il cordone ombelicale si avvolge intorno al collo del feto. È molto comune (presente nel 20-30% delle nascite) e nella maggior parte dei casi non è pericoloso. Tuttavia, un avvolgimento stretto o multiplo può causare compressione durante le contrazioni, portando a rallentamenti del battito cardiaco fetale.
  • Nodi Veri del Cordone: un nodo si forma nel cordone ombelicale quando il feto si muove attivamente nell’utero. Sono rari (incidenza dello 0,3-1,3%) ma potenzialmente pericolosi, in quanto un nodo stretto può interrompere completamente il flusso di sangue e ossigeno al feto.
  • Pseudonodi: sono rigonfiamenti localizzati del cordone dovuti ad un eccesso di gelatina di Wharton o a varici vascolari, senza alcuna implicazione clinica. È importante distinguerli dai nodi veri.

Fattori di Rischio per il Prolasso del Funicolo

Diversi fattori possono aumentare la probabilità che si verifichi un prolasso del funicolo. Questi possono essere correlati alla madre, al feto, alla placenta, o essere di natura iatrogena (causati da interventi medici).

Fattori legati al feto e alla gravidanza:

  • Presentazione Fetal Anomala (Malpresentazione):
    • Presentazione podalica: il bambino si presenta con i piedi o il sedere (parto podalico), lasciando spazio al cordone per scivolare. Il rischio è particolarmente alto per le presentazioni podaliche complete o “a piedi”.
    • Presentazione trasversa o obliqua: il feto si trova in posizione orizzontale o diagonale nell’utero, impedendo un buon incanalamento della parte presentata.
    • Parte presentata alta o non impegnata: se la testa (o un’altra parte del feto) non è ben incanalata nel bacino al momento della rottura delle membrane, c’è più spazio per il cordone di scivolare.
  • Prematurità: i bambini pretermine sono più piccoli e hanno meno probabilità di incanalarsi correttamente nel bacino materno. Inoltre, il loro cordone può essere relativamente più lungo.
  • Basso peso alla nascita: simile alla prematurità, un peso fetale ridotto (<2500 g) può lasciare più spazio per il prolasso.
  • Gravidanza Multipla (es. gemelli, trigemini): In queste gravidanze, specialmente per il secondo o successivo gemello, c’è un rischio maggiore di malpresentazione e di prolasso del cordone.
  • Polidramnios (eccesso di liquido amniotico): un volume eccessivo di liquido amniotico può causare un “flusso” più violento alla rottura delle membrane, trascinando con sé il cordone. Permette inoltre una maggiore mobilità fetale.
  • Cordone ombelicale troppo lungo: un cordone di lunghezza superiore a 70-80 cm ha una maggiore probabilità di avvolgersi o prolassare.
  • Anomalie fetali congenite: alcune malformazioni fetali possono influire sulla capacità del bambino di incanalarsi correttamente.

Fattori legati alla madre o alla placenta:

  • Multiparità: donne che hanno avuto più gravidanze possono avere un tono uterino e muscolare del pavimento pelvico meno efficace, influenzando l’incanalamento del feto.
  • Placenta previa o inserzione bassa della placenta: se la placenta è posizionata in basso, può lasciare spazio per il cordone di scivolare avanti.

Fattori Iatrogeni (causati da intervento medico):

Questi fattori sono particolarmente rilevanti perché rappresentano una percentuale significativa dei casi di prolasso del funicolo e sono potenzialmente prevenibili con un’attenta gestione.

  • Amnioressi (rottura artificiale delle membrane) con parte presentata alta: rompere le acque quando la parte del feto non è ancora ben incanalata nel bacino è uno dei fattori di rischio iatrogeni più comuni. Il flusso improvviso di liquido può trascinare il cordone.
  • Manipolazioni fetali o uterine:
    • Versione cefalica esterna (VCE): tentativo di girare il feto da una presentazione podalica a cefalica con manovre esterne.
    • Versione per manovre interne sul secondo gemello: nel caso di gravidanza gemellare, la manipolazione del secondo gemello dopo la nascita del primo.
    • Applicazione di elettrodi fetali interni o cateteri di pressione intrauterina: l’inserimento di questi strumenti può accidentalmente spingere il cordone.
  • Tentativo di posizionamento di palloncini per la maturazione cervicale: in alcuni casi, se non correttamente posizionati, possono lasciare spazio al cordone.

Diagnosi delle Anomalie del Cordone Ombelicale

Molte anomalie del cordone ombelicale possono essere diagnosticate o sospettate tramite ecografia prenatale. Le ecografie di routine, in particolare quella morfologica (tra la 19ª e la 22ª settimana), permettono di valutare:

  • La lunghezza stimata del cordone.
  • Il numero di vasi sanguigni (per identificare la SUA).
  • Il punto di inserzione del cordone sulla placenta.
  • La presenza di avvolgimenti o nodi.
  • La posizione dei vasi in relazione all’orifizio cervicale (per escludere la vasa previa).

In caso di sospetto o diagnosi di un’anomalia, il medico potrebbe raccomandare ecografie di controllo più frequenti o esami più specifici, come l’ecocardiografia fetale in caso di SUA.


Gestione e Implicazioni

La gestione delle anomalie del cordone ombelicale dipende dal tipo e dalla gravità:

  • Monitoraggio: in molti casi, soprattutto per anomalie isolate come il cordone nucale non stretto o la SUA ( il cordone ombelicale del feto ha una sola arteria invece delle due normali) senza altre malformazioni, è sufficiente un attento monitoraggio ecografico della crescita fetale e del benessere.
  • Pianificazione del Parto: in situazioni come la vasa previa o i nodi veri stretti, potrebbe essere raccomandato un parto cesareo programmato per ridurre i rischi per il feto. Per il cordone nucale, il travaglio è solitamente sicuro, ma il monitoraggio fetale continuo è essenziale.
  • Consulenza: in caso di anomalie associate a possibili malformazioni, può essere offerta una consulenza genetica o specialistica per informare i genitori sui potenziali esiti e sulle opzioni disponibili.

La maggior parte delle anomalie del cordone ombelicale non causa problemi significativi e la gravidanza procede regolarmente. Tuttavia, una diagnosi precoce e un monitoraggio adeguato sono cruciali per identificare e gestire tempestivamente eventuali complicanze, garantendo la migliore assistenza possibile per la madre e il bambino.


Domande Frequenti sulle Anomalie del Cordone Ombelicale

1. Il cordone nucale è sempre pericoloso? No, nella maggior parte dei casi non lo è. Molti bambini nascono con il cordone avvolto al collo senza alcuna complicanza. Il pericolo sorge solo se l’avvolgimento è molto stretto o multiplo e causa compressione significativa.

2. Cosa succede se si diagnostica un’arteria ombelicale singola (SUA)? Se viene diagnosticata una SUA, il medico eseguirà un’ecografia morfologica dettagliata e spesso un’ecocardiografia fetale per escludere malformazioni associate. Nella maggior parte dei casi è un reperto isolato senza conseguenze.

3. Le anomalie del cordone possono essere prevenute? No, la maggior parte delle anomalie del cordone ombelicale non può essere prevenuta, in quanto sono spesso il risultato di eventi casuali durante lo sviluppo fetale.

4. Un nodo vero è sempre un problema grave? Un nodo vero è una condizione seria perché può stringersi e compromettere il flusso sanguigno. Fortunatamente, sono rari. Se diagnosticato, richiede un attento monitoraggio.

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