Definizione
Le encefaliti virali sono il gruppo più frequente di encefaliti. I virus sono organismi intracellulari, quindi il quadro clinico patologico nelle encefaliti consegue alla modalità di interazioni tra virus e cellula. Se il virus realizza una lisi della cellula cerebrale che lo contiene, si ha precoce morte neuronale e/o gliale e focolai di necrosi;questo produce il quadro sindromico dell’encefalite virale acuta. Se invece il virus persiste nella cellula vitale, i danni funzionali e strutturali si producono lentamente ed i segni e sintomi clinici compaiono in modo subacuto; è questo il meccanismo patogenetico delle encefaliti da virus lenti.
Sintomatologia
Nelle encefaliti virali acute si ha una triade semeiologica comprensiva di segni di processo infettivo in atto, segni di sofferenza cerebrale generale (disturbi della coscienza e convulsioni), e segni di sofferenza cerebrale a focolaio. Questi ultimi possono variare a seconda del virus in causa. La malattia ha classicamente un decorso bifasico, il quadro clinico inizia con i segni infettivi generali:
- cefalea
- nausea
- vertigini
- disturbi a tipo “influenzale” o a tipo infezione virale indeterminata delle vie respiratorie o gastrointestinali.
Dopo pochi giorni di regressione totale di questa sintomatologia, la seconda fase è caratterizzata da segni neurologici (la sindrome da encefalite virale acuta).
La prima fase corrisponderebbe alla prima infezione e viremia, la seconda la localizzazione del virus nel SNC. Lo stato di coscienza è il primo elemento da considerare tra i sintomi neurologici: se talora l’encefalite decorre senza turbare minimamente la coscienza, spesso invece si possono manifestare disturbi gravi, fino al coma profondo. E’ da tenere presente che il coma può essere espressione tanto di un interessamento diffuso dell’encefalo quanto di una localizzazione specifica mesencefalica o diencefalica del processo. Disturbi dello stato di coscienza nelle encefaliti sono stati di obnubilamento o di confusione mentale con torpore psichico oppure stati di eccitamento con vaneggiamento e confusione.
Lesioni circoscritte cerebrali possono produrre segni di focolaio quali:
- aprassia
- afasie
- agnosie
- disturbi motori
- crisi epilettiche.
I disturbi della motilità sono estremamente variabili, si possono manifestare:
- emiplegie
- monoplegia
- quadriplegia
- atassia
- movimenti involontari ma anche disturbi a carico nei movimenti cranici soprattutto degli oculomotori.
I segni cerebellari sono molto frequenti sotto forma di incoordinazione motoria. Frequenti sono anche i segni extrapiramidali che consistono essenzialmente in:
- tremori
- ipertonia
- ipercinesie
Frequenti e gravi (fino alla cecità) sono i disturbi dipendenti da lesioni delle vie ottiche. Infine possono essere presenti insieme al quadro encefalico segni di sintomi meningei (dolore, rigidità nucale, Lasègue positivo,Kerning e Brudzinski) e midollari.
Diagnosi
La diagnosi clinica di encefalite virale è sospettabile sulla base di segni e sintomi neurologici multifocali generali di stato infettivo in un soggetto con frequente disturbo della coscienza. Nella maggior parte dei casi le alterazioni del liquor nelle encefaliti sono dimostrative della concomitante meningite:
- aumento della pressione
- aumento delle proteine totali, e degli elementi, soprattutto mononucleati
- glicorrachia normale.
E’ molto difficile isolare il virus dal liquor, mentre è possibile dimostrare la modificazione dei titoli anticorpali sierici e liquorali in fase acuta e di convalescenza. Con tecniche di amplificazione mediante PCR è possibile individuare la presenza nel liquor di acidi nucleici appartenenti al virus sospettato sulla base di dati epidemiologici e del quadro clinico.
Le indagini neuroradiologiche (TC E RM) a differenza delle meningiti dimostrano quasi sempre lesioni intraparenchimali cerebrali e/o midollari caratterizzati da alterazioni di segnale a localizzazione diversa a seconda dei casi di virus implicato.
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