Ascesso cerebrale
Ascesso cerebrale
Si tratta di un processo suppurativo circoscritto che frequentemente colpisce la popolazione immunocompromessa. Gli agenti eziologici più frequentemente cause di ascesso cerebrale sono gli Streptococchi, ma nei soggetti immunodepressi entrano in causa anche le Enterobatteriacee, Proteus, Candida, Aspergillus, Zigomiceti. Gli accessi secondari a frattura traumatica o chirurgica del cranio sono causati da Stafilococchi, quelli secondari alla cardiopatie congenite cianogene da S. Viridans.Â
I germi possono raggiungere il cervello in tre modi diversi:
- per contiguità  (ascesso da propagazione da otite, sinusite, foruncoli del volto);
- per via ematogena (ascesso metastatico da focolai settici in genere polmonari;
- attraverso una ferita cronica penetrante (ascesso traumatico). L’ascesso cerebrale unico o multiplo, è di aspetto rotondeggiante di dimensioni variabili da pochi mm di diametro fino alla grandezza di un’ arancia. Il centro contiene materiale purulento e germi ed è circondato da una capsula fibrosa che si forma solo successivamente ad una prima fase in cui la lesione è caratterizzata da una necrosi tissutale con infiltrazione di linfomonociti, granulociti e microglia.
Sintomatologia
L’esordio della sintomatologia è insidioso:
- cefalea modesta e saltuaria
- ipertermia
- apatia
- astenia generale.
Il periodo di latenza può durare settimane o mesi; la sintomatologia poi si aggrava rapidamente determinando un quadro clinico di un processo occupante spazio:
- Â segni di ipertensione endocranica
- disturbi della coscienza
- sintomi focali (scarsi o assenti, questi ultimi, negli ascessi a sede frontale).
Oltre a questi sintomi possono essere presenti più o meno marcati segni generali di infezione:
- febbre
- leucocitosi neutrofila elevata
- velocità di eritrosedimentazione aumentata
- astenia
- anoressia
Diagnosi
La TC e la RM evidenziano la raccolta ascessuale con relativa capsula sotto forma di un’ area rotondeggiante ipodensa, circondata da un anello sottile che diventa nettamente iperdenso dopo iniezione di mezzo di contrasto endovena. L’aspetto neuroradiologico non è specifico, essendo condiviso dal glioblastoma e dalle metastasi cerebrali. Nella diagnosi differenziale tra tumore cerebrale da ascesso risulta molto utile l’esecuzione di una scintigrafia con linfociti marcati con Tc99 che, nei casi d’ascesso, dimostra la captazione di tracciante da parte della lesione.
Terapia
Se la diagnosi viene posta nel periodo iniziale, quando non si è ancora formata la capsula, la terapia chemioantibiotica ha molte probabilità di successo. Ad ascesso formato la terapia antibiotica è in genere inefficace, per cui diventa indispensabile il trattamento neurochirurgico rivolta all’exeresi in toto dell’ascesso. In non pochi casi la diagnosi di ascesso viene fatta solo con l’esame istologico del materiale asportato