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Aneurisma cerebrale: Cause e Trattamento

 

Aneurisma cerebrale: cos’è?

L’aneurisma é una dilatazione di un’arteria cerebrale. Questa dilatazione può causare una pressione sui vasi sanguigni circostanti e, in casi gravi, può rompersi provocando un’emorragia cerebrale, che è una condizione molto grave e potenzialmente letale.

Gli aneurismi cerebrali possono essere congeniti o acquisiti e spesso non causano sintomi fino a quando non si rompono. Tuttavia, in alcuni casi, un aneurisma cerebrale non rotto può causare sintomi come mal di testa improvviso e grave, visione offuscata, dolore o rigidità del collo, nausea e vomito, confusione, debolezza o intorpidimento di un lato del corpo.

Il trattamento dipende dalle dimensioni, dalla posizione e dalla forma dell’aneurisma, nonché dal rischio di rottura. Le opzioni di trattamento possono includere il monitoraggio regolare, interventi chirurgici per riparare l’aneurisma o procedure endovascolari per rinforzare la parete dell’aneurisma e prevenire la rottura. 

La classificazione degli aneurismi

Esistono diverse classificazioni per gli aneurismi cerebrali, che possono essere basate su:

1. Forma:

  • Sacciformi: sono i più comuni e hanno la forma di una sacca rotonda o ovale che fuoriesce dalla parete dell’arteria.
  • Fusiformi: hanno una forma allungata e colpiscono l’intera circonferenza dell’arteria.
  • Micotici: sono causati da un’infezione fungina che indebolisce la parete arteriosa.
  • Traumatici: sono causati da un trauma cranico che danneggia l’arteria.

2. Sede:

  • Aneurismi della carotide interna: sono i più comuni e si verificano nell’arteria carotide interna, che fornisce sangue alla parte anteriore e centrale del cervello.
  • Aneurismi della carotide esterna: si verificano nell’arteria carotide esterna, che fornisce sangue al viso e al cuoio capelluto.
  • Aneurismi vertebro-basilari: si verificano nelle arterie vertebrali e basilare, che forniscono sangue alla parte posteriore del cervello.
  • Aneurismi del circolo di Willis: si verificano nel circolo di Willis, una rete di arterie alla base del cervello.

 Aneurismi cerebrali non rotti e rotti

La distinzione più importante ai fini pratici è tra:

  • Aneurismi cerebrali non rotti: spesso scoperti casualmente durante una risonanza magnetica (RMN) o, meno frequentemente, durante una TAC. In genere sono asintomatici, ma possono causare sintomi da effetto massa se crescono troppo. Il rischio di rottura è basso per aneurismi inferiori a 7 mm, ma aumenta con l’aumento delle dimensioni.
  • Aneurismi cerebrali rotti: causa di emorragie, generalmente subaracnoidee (ESA), ma in rari casi intraparenchimali. I sintomi includono mal di testa improvviso e intenso, dolore al collo o alla schiena, nausea e vomito, sensibilità alla luce e visione doppia.

Sintomi dell’Aneurisma Cerebrale

 Possono essere asintomatici o causare una varietà di sintomi, a seconda della loro sede, dimensione e se si sono rotti.

Sintomi di un aneurisma cerebrale non rotto:

  • Spesso asintomatici: la maggior parte degli aneurismi cerebrali non rotti non causa alcun sintomo e viene scoperta casualmente durante una risonanza magnetica (RMN) o una TAC per altri motivi.
  • Sintomi da effetto massa: se l’aneurisma cresce abbastanza da comprimere il tessuto cerebrale o i nervi circostanti, può causare sintomi come:
    • Cefalea persistente o grave, spesso descritta come il “peggior mal di testa della vita”
    • Dolore al collo o alla schiena
    • Nausea e vomito
    • Visione doppia o offuscata
    • Intorpidimento o debolezza su un lato del viso o del corpo
    • Difficoltà a parlare o camminare
    • Crisi epilettiche

Sintomi di un aneurisma cerebrale rotto:

  • Emorragia subaracnoidea (ESA): la rottura di un aneurisma cerebrale causa sanguinamento nello spazio subaracnoideo, che circonda il cervello e il midollo spinale. I sintomi dell’ESA includono:
    • Mal di testa improvviso e intenso, spesso descritto come un “colpo alla testa”
    • Dolore al collo o alla schiena
    • Nausea e vomito
    • Sensibilità alla luce
    • Visione doppia
    • Perdita di coscienza
  • Altri sintomi: a seconda della sede dell’emorragia, possono verificarsi altri sintomi neurologici, come:
    • Intorpidimento o debolezza su un lato del corpo
    • Difficoltà a parlare o camminare
    • Convulsioni

Cause degli Aneurismi Cerebrali

Sebbene la causa esatta di questa debolezza non sia sempre chiara, diversi fattori possono aumentare il rischio di svilupparli.

Fattori di rischio principali:

  • Fumo: fumare è il fattore di rischio più significativo per aneurismi cerebrali. Le sostanze chimiche presenti nel fumo danneggiano le pareti delle arterie, rendendole più deboli e soggette a rigonfiamenti.
  • Ipertensione arteriosa: la pressione sanguigna alta cronica esercita una pressione eccessiva sulle pareti delle arterie, aumentando il rischio di aneurismi.
  • Storia familiare di aneurismi: se un parente stretto, come un genitore, un fratello o un figlio, ha avuto un aneurisma cerebrale, si ha un rischio maggiore di svilupparlo. Ciò suggerisce una possibile componente genetica in alcuni casi.
  • Età: il rischio di aneurismi cerebrali aumenta con l’età.
  • Sesso: le donne hanno leggermente più probabilità degli uomini di sviluppare aneurismi cerebrali.

Altri fattori di rischio:

  • Alcune condizioni mediche: malattie del tessuto connettivo come la sindrome di Marfan e la malattia policistica renale possono indebolire le pareti delle arterie cerebrali.
  • Lesioni alla testa: un trauma cranico grave può danneggiare le pareti delle arterie cerebrali e aumentare il rischio di aneurismi.
  • Uso di droghe illegali: l’uso di cocaina e metanfetamine può aumentare il rischio di aneurismi cerebrali.

Diagnosi dell’Aneurisma Cerebrale

La diagnosi precoce e il trattamento sono cruciali per ridurre il rischio di complicanze gravi, come emorragia subaracnoidea (ESA) e ictus.

Approcci diagnostici per aneurismi cerebrali non rotti:

Gli aneurismi cerebrali non rotti vengono spesso scoperti casualmente durante esami di imaging eseguiti per altri motivi. Tuttavia, se si verifica uno dei sintomi di un aneurisma cerebrale non rotto (descritti in precedenza), è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione e una diagnosi accurate.

Le principali metodiche diagnostiche per gli aneurismi cerebrali non rotti includono:

1. Risonanza Magnetica (RMN):

  • La RMN fornisce immagini dettagliate del cervello e dei vasi sanguigni, senza utilizzare radiazioni ionizzanti.
  • È l’esame iniziale di scelta per la sospetta presenza di un aneurisma cerebrale, grazie alla sua elevata sensibilità e specificità.
  • La RMN può anche aiutare a determinare la dimensione, la forma, la posizione e il rischio di rottura dell’aneurisma.

2. Angiografia TAC (TAC con mezzo di contrasto):

  • L’angiografia TAC utilizza raggi X e un mezzo di contrasto iniettato in un’arteria per creare immagini dettagliate dei vasi sanguigni del cervello.
  • Può essere utile per visualizzare l’aneurisma in modo più dettagliato rispetto alla RMN e per valutare il flusso sanguigno al suo interno.

3. Angiografia cerebrale:

  • L’angiografia cerebrale è una procedura invasiva che utilizza cateteri e raggi X per iniettare un mezzo di contrasto direttamente nelle arterie del cervello.
  • Fornisce le immagini più dettagliate dei vasi sanguigni cerebrali e viene utilizzata in casi selezionati, come quando la RMN o l’angiografia TAC non sono conclusive o quando è pianificato un intervento chirurgico.

Diagnosi di un aneurisma cerebrale rotto:

La rottura di un aneurisma cerebrale causa un’emorragia subaracnoidea (ESA), che richiede un’attenzione medica immediata. La diagnosi di un aneurisma rotto si basa su:

1. Tomografia computerizzata (TC) cranica:

  • La TC cranica è l’esame iniziale di scelta per sospetta ESA.
  • Può mostrare il sangue nello spazio subaracnoideo e aiutare a localizzare l’aneurisma rotto.

2. Angiografia cerebrale:

  • L’angiografia cerebrale viene solitamente eseguita dopo la TC per confermare la diagnosi di aneurisma rotto e identificare l’aneurisma esatto che si è rotto.
  • Questa procedura è fondamentale per pianificare il trattamento appropriato.

Valutazione del rischio di rottura:

Oltre alla diagnosi dell’aneurisma, è importante valutare il rischio di rottura per determinare il trattamento più opportuno. Diversi fattori influenzano il rischio di rottura, tra cui:

  • Dimensione dell’aneurisma: aneurismi più grandi hanno un rischio di rottura maggiore.
  • Sede dell’aneurisma: aneurismi in determinate sedi del cervello sono più suscettibili di rompersi.
  • Storia familiare di aneurismi rotti: un’anamnesi familiare di aneurismi rotti aumenta il rischio di rottura.
  • Presenza di emorragia subaracnoidea: un’ ESA pregressa indica un aneurisma rotto e un rischio più elevato di rotture future.

Interpretazione dei risultati diagnostici:

Un neurochirurgo o un neurologo interventista esaminerà i risultati degli esami diagnostici e valuterà il rischio di rottura dell’aneurisma. Sulla base di questa valutazione, verranno discusse le opzioni di trattamento, che possono includere il monitoraggio, il trattamento endovascolare o la microchirurgia.

Trattamento 

La rottura di un aneurisma cerebrale è un’emergenza medica che richiede un trattamento immediato per prevenire complicanze gravi, come emorragia subaracnoidea (ESA) e ictus.

Obiettivi del trattamento:

Gli obiettivi principali del trattamento per gli aneurismi cerebrali sono:

  • Prevenire la rottura dell’aneurisma: questo è l’obiettivo principale per gli aneurismi non rotti.
  • Trattare l’aneurisma rotto: questo implica il controllo dell’emorragia e la riparazione dell’aneurisma per prevenire rotture future.
  • Riduzione del rischio di complicanze: il trattamento mira anche a ridurre il rischio di complicanze associate all’aneurisma, come vasospasmo (restringimento delle arterie cerebrali) e idrocefalo (accumulo di liquido nel cervello).

Opzioni di trattamento per aneurismi cerebrali non rotti:

La decisione se trattare o meno un aneurisma cerebrale non rotto dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Dimensione dell’aneurisma: aneurismi più grandi (> 7 mm) hanno un rischio di rottura maggiore e sono generalmente candidati al trattamento.
  • Sede dell’aneurisma: aneurismi in determinate sedi del cervello sono più suscettibili di rompersi e potrebbero richiedere un trattamento.
  • Rischio di rottura: una valutazione del rischio individuale aiuterà a determinare la necessità di un trattamento.
  • Storia familiare di aneurismi rotti: un’anamnesi familiare di rotture aumenta il rischio e può influenzare la decisione sul trattamento.
  • Sintomi: Se l’aneurisma causa sintomi da effetto massa, potrebbe essere necessario trattarlo.

Le due principali opzioni di trattamento per gli aneurismi cerebrali non rotti sono:

1. Monitoraggio:

  • Se il rischio di rottura è basso, l’aneurisma può essere monitorato regolarmente con esami di imaging per valutare eventuali cambiamenti di dimensioni o forma.
  • Il monitoraggio è spesso un’opzione per aneurismi piccoli (< 7 mm) in sedi a basso rischio.

2. Trattamento interventistico:

  • Il trattamento interventistico mira a occludere o riparare l’aneurisma per prevenire la rottura.
  • Le due principali modalità di trattamento interventistico sono:
    • Trattamento endovascolare (TEV): una procedura minimamente invasiva che prevede l’inserimento di un catetere in un’arteria all’inguine o al braccio e il suo guida fino all’aneurisma. Vengono quindi utilizzati piccoli fili metallici o altri dispositivi per occludere l’aneurisma.
    • Microchirurgia: un intervento chirurgico che prevede l’apertura del cranio e l’utilizzo di clip chirurgiche per occludere l’aneurisma alla base.

Opzioni di trattamento per aneurismi cerebrali rotti:

Il trattamento per un aneurisma cerebrale rotto è un’emergenza medica e richiede un intervento immediato per controllare l’emorragia e prevenire ulteriori danni. Le opzioni di trattamento includono:

1. Riposo a letto e terapia farmacologica:

  • Il riposo a letto aiuta a ridurre la pressione sanguigna e il rischio di ulteriore sanguinamento.
  • I farmaci vengono somministrati per controllare il dolore, la nausea e il vomito e per prevenire vasospasmi.

2. Trattamento interventistico:

  • Le stesse modalità di trattamento endovascolare o microchirurgico utilizzate per gli aneurismi non rotti possono essere utilizzate per riparare l’aneurisma rotto e prevenire ulteriori sanguinamenti.
  • La scelta della tecnica dipende da vari fattori, come la gravità dell’emorragia, la sede dell’aneurisma e le condizioni del paziente.

Riabilitazione dopo il trattamento

La riabilitazione dopo il trattamento di un aneurisma cerebrale dipende dalla gravità dell’emorragia e dal tipo di trattamento eseguito. Può includere:

  • Fisioterapia: per aiutare a recuperare forza, mobilità e coordinazione.
  • Terapia occupazionale: per aiutare a svolgere le attività quotidiane.

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