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Epatite B: cos’è e come si cura




 


Che cos’è l’epatite B?

L’ epatite B è una malattia infettiva, causata dal virus HBV a DNA circolare a doppia elica incompleta, appartenente alla famiglia Hepadnaviridae. La particella virale completa è denominata particella di Dane e consiste di un involucro esterno (HBsAG) e un nucleo centrale (core) che contiene il genoma virale, a sua volta costituito da 4 sequenze geniche, che codificano per la sintesi delle proteine virali.

Come si trasmette l’epatie B?

Le vie di trasmissione del virus dell’epatite B sono la via parenterale classica:

  • Trasfusione di emoderivati
  • Scambio di siringhe nei tossicodipendenti
  • Punture accidentali negli operatori sanitari

La via parenterale inapparente:

  • Contaminazioni di spazzolini da denti
  • Rasoi
  • Forbicine
  • Strumenti e oggetti utilizzati per tatuaggi e piercing
  • La trasmissione sessuale e la trasmissione verticale

Il serbatoio dell’infezione è rappresentato dai portatori cronici che variano da meno 1% della popolazione nei paesi a bassa endemia (Europa occidentale e America settentrionale) a oltre l’ 8% dei paesi ad alta endemia (Africa subsahariana, regioni tropicali dell’America Meridionale e Sud-Est asiatico).





Quali sono i sintomi dell’epatite B?

In alcuni pazienti si manifestano:

  • Sintomi simil-influenzali
  • Dolori articolari
  • Spossatezza

Soltanto una parte dei pazienti presenta i sintomi “tipici” di una grave malattia epatica, come ad esempio:

  • Colorazione giallastra della cute (ittero)
  • Feci chiare
  • Urine scure
  • Dolori alla parte superiore dell’addome

In due terzi dei pazienti la malattia ha un decorso asintomatico o con presenza di scarsi sintomi. Alcuni pazienti manifestano una forte stanchezza o dolori al lato destro superiore dell’addome, altri pazienti non si accorgono nemmeno della malattia.

Prevenzione

La profilassi dell’epatite B si avvale del miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e dell’educazione dei gruppi a rischio. Fare sempre sesso sicuro e ricordare che l’uso del profilattico è efficace nel prevenire l’infezione. Sono disponibili immunoglobuline per la profilassi passiva degli esposti al rischio da somministrare sempre in associazione alla prima dose di vaccino. L’immunoprofilassi attiva nei confronti di HBV si ottiene mediante vaccino ricombinante, che contiene solo HBsAG e che induce la produzione di un titolo protettivo di anticorpi neutralizzanti.




Come avviene il contagio?

Nella maggior parte dei casi, la trasmissione del virus dell’epatite B avviene tramite sangue infetto, per via sessuale o durante il parto.  Il virus oltre che nel sangue è presente nello sperma e nel liquido vaginale. Non viene invece trasmesso con la saliva o con il contatto cutaneo (bacio, stretta di mano, uso comune di stoviglie). L’infezione si può trasmettere da madre a figlio in meno del 5% dei casi. Il 5-10% delle persone che si infettano con il virus HBV non riescono ad eliminare il virus e diventano portatori cronici. Sono contagiosi per via sessuale, e non solo, tutta la vita. Con il tempo in questi soggetti si può avere un’infiammazione cronica (epatite cronica “attiva”) che può trasformarsi poi in cirrosi e favorire lo sviluppo del cancro del fegato (da 1 a 3 casi su 100 epatiti croniche).



Come guarire dall epatite B?

Si può guarire spontaneamente per l’intervento del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) che combatte contro il virus. Negli adulti, nella maggioranza dei casi (circa il 95%), l’infezione acuta va incontro a guarigione spontanea entro qualche mese senza necessità di alcuna cura (terapia).

 




 

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