La salute della donna

Prolasso del Cordone Ombelicale: Rischi e Cause


 

Il prolasso del cordone ombelicale è una condizione rara ma estremamente grave in ostetricia, che richiede un intervento immediato per salvare la vita del feto. Si verifica quando il cordone ombelicale scivola attraverso la cervice uterina e si posiziona davanti, o addirittura al di fuori, della parte presentata del feto (solitamente la testa), dopo la rottura delle membrane amniotiche. Questo evento può compromettere gravemente l’apporto di ossigeno al bambino, con conseguenze potenzialmente devastanti.


Cosa Significa il Prolasso del Cordone ombelicale?

In condizioni normali, la testa o le natiche del bambino si impegnano nel canale del parto prima della rottura delle membrane, bloccando di fatto il passaggio al cordone ombelicale. Nel prolasso, invece, il cordone si trova in una posizione tale da essere compresso tra la parte presentata del feto e le pareti del canale del parto. Questa compressione interrompe o riduce drasticamente il flusso di sangue e, di conseguenza, l’ossigeno al feto.


Tipi di Prolasso del Cordone

Esistono due tipi principali di prolasso del cordone ombelicale:

  • Prolasso Overt (Evidente): il cordone è visibile o palpabile all’esterno della vagina, o all’interno della vagina al di sotto della parte presentata del feto, dopo la rottura delle membrane. Questa è la forma più comune e pericolosa.
  • Prolasso Occulto (Nascosto): il cordone non è visibile esternamente ma è compresso tra la parte presentata del feto e l’utero. Viene spesso sospettato a causa di alterazioni della frequenza cardiaca fetale.

Fattori di Rischio

Sebbene il prolasso del cordone sia imprevedibile in alcuni casi, esistono diversi fattori che possono aumentare il rischio che si verifichi:

  • Rottura Artificiale delle Membrane (Amniotomia): soprattutto se la testa del bambino non è ancora ben impegnata nel bacino.
  • Presentazione Anomala del Feto: presentazioni podaliche (piedi o natiche in basso), trasverse (di lato) o oblique aumentano il rischio.
  • Prematurità: i bambini nati pretermine sono più piccoli e possono non riempire completamente il canale del parto, lasciando spazio al cordone.
  • Polidramnios: eccesso di liquido amniotico, che può causare un’improvvisa fuoriuscita di liquido e trascinare il cordone con sé.
  • Gravidanze Multiple: ogni bambino ha il proprio cordone e la possibilità di presentazioni anomale è più elevata.
  • Basso Peso alla Nascita: simile alla prematurità, un feto più piccolo può lasciare spazio al prolasso del cordone.
  • Malformazioni Uterine o Fetali: anomalie che possono impedire un corretto impegno del feto.

Sintomi e Diagnosi

Il sintomo più evidente del prolasso del cordone ombelicale è la percezione o la visione del cordone all’esterno della vagina dopo la rottura delle membrane. Tuttavia, il segno più comune e allarmante è un’improvvisa e grave decelerazione della frequenza cardiaca fetale, spesso rilevata durante il monitoraggio in travaglio.

La diagnosi è confermata da:

  • Esame Vaginale: il medico o l’ostetrica possono sentire o vedere il cordone.
  • Monitoraggio Cardiotocografico (CTG): mostra un pattern di bradicardia fetale (battito cardiaco molto lento) o decelerazioni variabili gravi.

Gestione d’Emergenza

Il prolasso del cordone ombelicale è un’emergenza ostetrica che richiede un’azione immediata. L’obiettivo principale è alleviare la pressione sul cordone e permettere la nascita del bambino il più rapidamente possibile.

Le fasi dell’intervento d’emergenza includono:

  1. Chiamare Aiuto: allertare immediatamente il team ostetrico completo (ostetrici, anestesisti, neonatologi).
  2. Sollevare la Parte Presentata: il personale sanitario deve immediatamente tentare di sollevare la parte presentata del feto (solitamente la testa) dalla pressione sul cordone, inserendo una mano nella vagina e spingendo verso l’alto.
  3. Posizionamento Materno: la madre può essere messa in posizione di Trendelenburg (gambe sollevate più in alto della testa), in posizione genu-pettorale (a quattro zampe con il sedere sollevato) o con i fianchi elevati per ridurre la pressione gravitazionale sul cordone.
  4. Riempimento Vescicale: in alcuni casi, può essere riempita la vescica della madre con soluzione fisiologica per sollevare l’utero e ridurre la compressione sul cordone.
  5. Parto d’Urgenza: nella maggior parte dei casi, il parto cesareo d’urgenza è la via preferenziale per il parto, poiché offre la soluzione più rapida per alleviare la compressione e salvare il feto. In situazioni rare e se il parto vaginale è imminente, può essere tentato un parto vaginale strumentale.

Esiti e Prognosi

Gli esiti e la prognosi per il neonato in caso di prolasso del cordone ombelicale dipendono in maniera critica e diretta dalla rapidità con cui viene alleviata la compressione sul cordone e ripristinato un adeguato flusso sanguigno al feto. Ogni minuto di ritardo nell’intervento può avere conseguenze devastanti.

Fattori Determinanti della Prognosi:

  1. Tempo tra Prolasso e Parto: questo è il fattore più importante. Minore è il tempo di compressione del cordone, migliori saranno gli esiti. Interventi entro 5-10 minuti dall’identificazione del prolasso sono associati a prognosi significativamente migliori.
  2. Grado di Compressione del Cordone: una compressione parziale può causare ipossia (mancanza di ossigeno) intermittente, mentre una compressione completa porta a una completa anossia (assenza di ossigeno), molto più pericolosa.
  3. Condizioni Fetali Preesistenti: la salute generale del feto prima del prolasso (es. presenza di restrizione di crescita, malformazioni, prematurità) può influenzare la sua capacità di tollerare lo stress ipossico.
  4. Matuirità Fetale: i feti pretermine, avendo riserve minori e organi meno sviluppati, sono generalmente più vulnerabili ai danni da ipossia rispetto ai feti a termine.

Potenziali Esiti Negativi:

Se l’apporto di ossigeno al feto viene interrotto o gravemente compromesso per un periodo prolungato, possono verificarsi conseguenze severe:

  • Danno Neurologico: l’ipossia-ischemia cerebrale può portare a paralisi cerebrale, ritardi nello sviluppo, epilessia o altri disturbi neurologici a lungo termine. La gravità del danno è direttamente correlata alla durata e all’entità della deprivazione di ossigeno.
  • Insufficienza Multi-Organo: organi come cuore, reni, fegato e intestino possono subire danni a causa della mancanza di ossigeno, portando a complicanze sistemiche nel periodo neonatale.
  • Asfissia Perinatale: una grave carenza di ossigeno al momento della nascita che richiede rianimazione neonatale intensiva.
  • Decesso Fetale o Neonatale: purtroppo, nei casi più gravi e quando l’intervento è ritardato, il prolasso del cordone ombelicale può portare al decesso del feto prima o durante il parto, o del neonato poco dopo la nascita.

Esiti Favorevoli:

Nonostante la gravità della condizione, molti bambini sopravvivono al prolasso del cordone ombelicale senza sequele a lungo termine, soprattutto quando:

  • La condizione viene identificata precocemente.
  • Il personale medico è altamente qualificato e reattivo.
  • Il parto cesareo d’urgenza viene eseguito con estrema rapidità, spesso entro pochi minuti dalla diagnosi.
  • Vengono messe in atto misure immediate per alleviare la compressione del cordone (es. sollevamento della parte presentata del feto).

In sintesi, mentre il prolasso del cordone ombelicale rappresenta un’emergenza ostetrica con il potenziale per esiti gravi, la chiave per una prognosi favorevole risiede nella velocità di riconoscimento e nella prontezza dell’intervento medico, che deve essere quasi istantaneo per minimizzare la deprivazione di ossigeno al feto.

 


Prevenzione prolasso del cordone ombelicale

Sebbene non sempre prevenibile, alcune misure possono ridurre il rischio di prolasso del cordone:

  • Attenta Valutazione Prima dell’Amniotomia: prima di rompere artificialmente le membrane, il medico valuterà attentamente l’impegno della parte presentata del feto.
  • Monitoraggio Attento: durante il travaglio, il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca fetale è fondamentale per rilevare tempestivamente eventuali segni di distress.

    Punti Chiave

    • Cos’è: il cordone ombelicale scivola al di sotto del bambino (o all’esterno) dopo la rottura delle membrane.
    • Perché è Grave: causa la compressione del cordone, bloccando l’apporto di ossigeno e sangue al feto.
    • Segno Principale: improvvisa e grave decelerazione del battito cardiaco fetale (bradicardia) o la percezione/visione del cordone.
    • Emergenza Assoluta: richiede un intervento immediato per salvare la vita del bambino. Ogni minuto conta.
    • Azioni Cruciali:
      • Sollevare la parte presentata del feto (es. la testa) per alleviare la pressione sul cordone.
      • Parto cesareo d’urgenza nella maggior parte dei casi per una nascita rapida.
    • Fattori di Rischio: presentazioni fetali anomale (podalica, trasversa), prematurità, eccesso di liquido amniotico (polidramnios), rottura artificiale delle membrane quando il bambino non è ben “incanalato”.
    • Prognosi: dipende dalla rapidità dell’intervento. Un ritardo può causare danni cerebrali o il decesso fetale.
Enable Notifications OK No thanks
Verificato da MonsterInsights