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Deficit di piruvato chinasi: Cause, Sintomi e Trattamento

Deficit di piruvato chinasi: la sindrome che colpisce la produzione di energia delle cellule.

 

Che cos’è deficit di piruvato chinasi?

Il deficit di piruvato chinasi è una malattia genetica che colpisce il metabolismo dei globuli rossi e provoca anemia emolitica non sferocitica. L’enzima piruvato chinasi è essenziale per la produzione di energia nelle cellule dei globuli rossi e la sua carenza causa una riduzione della sopravvivenza dei globuli rossi, portando a una diminuzione del numero dei globuli rossi (anemia) e alla comparsa di altri sintomi come ittero, calcoli renali e ingrossamento dello splenomegalia. Il deficit di piruvato chinasi è una malattia ereditaria autosomica recessiva, il che significa che il gene difettoso deve essere ereditato da entrambi i genitori per sviluppare la malattia. La diagnosi viene confermata attraverso esami del sangue e del DNA e il trattamento può includere trasfusioni di sangue, farmaci per prevenire la formazione di calcoli renali e la rimozione della milza (splenectomia) per migliorare la sopravvivenza dei globuli rossi.




Sintomi e segni

Il deficit di piruvato chinasi (PKD) è una malattia genetica rara che colpisce l’enzima PK, responsabile della conversione del fosfoenolpiruvato in piruvato. Questo enzima è essenziale per il metabolismo cellulare e la sua mancanza può provocare una serie di sintomi, tra cui:

  • Anemia emolitica: uno dei principali sintomi del PKD, che si manifesta con una degradazione eccessiva dei globuli rossi.
  • Ittero: conseguenza dell’emolisi dei globuli rossi, che può causare un accumulo di bilirubina nel sangue.
  • Splenomegalia: aumento della dimensione della milza, che può derivare dalla sua funzione di accumulo dei globuli rossi distrutti.
  • Calcoli alla cistifellea: l’emolisi dei globuli rossi può causare la formazione di calcoli biliari.
  • Ritardo di crescita: in alcuni casi il PKD può ostacolare la crescita e lo sviluppo normali.
  • Affaticamento, debolezza e pallore: sintomi dovuti alla bassa concentrazione di globuli rossi nell’organismo.
  • Ictus: in rari casi il PKD può provocare un aumentato rischio di accidenti cerebrovascolari.

Questi sintomi possono variare in intensità e presentarsi in combinazioni diverse a seconda del paziente. In alcuni casi, il PKD può manifestarsi solo con anemia emolitica senza altri sintomi visibili.




 

Eziologia del deficit di piruvato chinasi

 

Il Deficit di piruvato chinasi è una condizione genetica ereditaria autosomica recessiva causata da mutazioni nel gene PKLR che codifica per l’enzima piruvato chinasi. L’enzima è coinvolto nella glicolisi, il processo che converte il glucosio in energia nel nostro corpo. Quando il gene PKLR presenta mutazioni il suo prodotto, l’enzima piruvato chinasi, è presente in quantità insufficiente o non funziona correttamente. Ciò può provocare un malfunzionamento della glicolisi e l’accumulo di sostanze tossiche all’interno delle cellule che causano danni ai tessuti. Il deficit di piruvato chinasi è una malattia rara che colpisce circa 1 su 20.000-30.000 individui.




Diagnosi

La diagnosi del PKD viene solitamente effettuata attraverso una serie di test di laboratorio, tra cui:

  1. Conteggio del numero di globuli rossi: il count globulare basso può essere un indice del deficit di piruvato chinasi.
  2. Emocromocitometrico completo: può rivelare anemia, emolisi eritrocitaria e alterazioni nella dimensione dei globuli rossi.
  3. Dosaggio degli enzimi eritrocitari: i livelli di piruvato chinasi possono essere misurati nel sangue per confermare la presenza della patologia.
  4. Test di fragilità eritrocitaria: viene effettuato esponendo i globuli rossi a soluzioni ipotoniche per valutare la loro resistenza.
  5. Esame del DNA: il DNA è analizzato per individuare mutazioni genetiche specifiche associate al deficit di piruvato chinasi.

La diagnosi precoce del PKD è importante per il trattamento e la gestione della malattia, quindi è importante consultare un medico o un ematologo se si sospetta una patologia eritrocitaria.

 




Trattamennto del deficit di piruvato chinasi

Il trattamento del deficit di piruvato chinasi (PKD) dipende dalla gravità dei sintomi e dalle complicanze che possono insorgere. In generale, il trattamento è finalizzato a prevenire o alleviare le complicanze, migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire l’aggravarsi del deficit.

Le terapie possono comprendere:

  1. Trasfusioni di sangue: possono essere necessarie per aumentare il livello di emoglobina nel sangue e ridurre i sintomi della anemia.
  2. Supplementi di acido folico: possono essere prescritti per correggere le carenze di acido folico e prevenire l’anemia megaloblastica.
  3. Trasfusioni di globuli rossi: possono essere prescrite per alleviare i sintomi della anemia.
  4. Trattamento delle infezioni: le infezioni possono peggiorare il deficit di PKD, pertanto possono essere necessari antibiotici o altri farmaci per il trattamento delle infezioni.
  5. Diete dietetiche: la dieta può essere modificata per aumentare l’assunzione di ferro e altri nutrienti essenziali.
  6. Supporto psicologico: il deficit di PKD può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, quindi può essere utile un supporto psicologico per gestire i sintomi e prevenire la depressione.
  7. Trattamento sintomatico: possono essere prescritti farmaci per gestire i sintomi associati al deficit di PKD, come il dolore muscolare o articolare.
  8. Trapianto di midollo osseo: in alcuni casi gravi, il trapianto di midollo osseo può essere considerato come opzione terapeutica.

In generale, il trattamento del deficit di PKD è personalizzato in base alle necessità del paziente e può richiedere una attenta valutazione e follow-up da parte di un medico specialista.

 

 

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