Serendipity360

Abbi cura del tuo corpo

SALUTE

Artrosi: che cos’è, cause, sintomi




 

 

Che cos’è l’artrosi?

L’artrosi è un’ alterazione distruttiva delle cartilagini e dell’apparato capsulo-legamentoso delle articolazioni dovuto ad un processo degenerativo non infiammatorio che colpisce specialmente le articolazioni sottoposte a carico.

 




Quali sono le cause dell’artrosi?

L’artrosi primitiva è dovuta al processo di invecchiamento dei tessuti dell’articolazione che si manifesta o più o meno chiaramente dopo i 40 anni. La cartilagine articolare, che è mal vascolarizzata e malnutrita, soprattutto per imbibizione nel liquido sinoviale, perde progressivamente la sua elasticità, si secca, si logora e mette a nudo l’osso epifisario; questa necrosi della cartilagine articolare compare dove la pressione è al massimo. Nell’artrosi secondaria, l’invecchiamento della cartilagine articolare può prodursi dopo un trauma che ha rovinato le superfici articolari o per microtraumi ripetuti, per un disturbo statico che sovraccarica l’articolazione o come postumo di un artrite settica, di una poliartrite reumatoide, di una gotta ecc.. ; queste forme secondarie sono spesso più gravi delle forme primitive. Il peso corporeo eccessivo spiega la più grande frequenza dell’artrosi nei soggetti obesi. La combinazione di fattori genetici ed endocrini potrebbe spiegare una forma a volte familiare osservata nella donna in menopausa.




Quali sono i sintomi dell’artrosi?

L’artrosi è la malattia articolare più frequente; l’artrosi primitiva si manifesta generalmente dai 40 ai 50 anni e, nella donna è più frequente dopo la menopausa. Un certo grado di artrosi può essere totalmente asintomatica; i sintomi compaiono quando l’osso e l’apparato sinoviale sono lesi. L’inizio è insidioso e l’evoluzione lentamente progressiva, con fasi di miglioramento dello stato soggettivo. Nelle forme tipiche, i dolori, presenti la mattina, diminuiscono durante la giornata e scompaiono normalmente a riposo, a meno che esista una componente infiammatoria, dovuta ad esempio al riassorbimento di frammenti di cartilagine priva di sinoviale. La combinazione di fattori genetici ed endocrini potrebbe spiegare una forma a volte familiare osservata nella donna in menopausa e caratterizzata dalla lesione delle articolazioni interfalangee distali “noduli di Heberden” e a volte interfalangee “noduli di Bouchard”. L’articolazione è raramente tumefatta e non si ha compromissione dello stato generale. All’esame si osservano i seguenti sintomi:

  • Limitazione della mobilità
  • Atrofia e contrattura muscolare
  • Scricchiolii articolari durante i movimenti
  • Palpazione dei contorni ossei normali e a volte osteofiti.


Diagnosi

  1. Lesione articolare degenerativa senza sintomi generali e infiammazione locale minima o assente.
  2. Dolori articolari che scompaiono dopo l’inizio dell’attività e a riposo.
  3. Liquido sinoviale di tipo non infiammatorio.
  4. All’esame radiologico, pinzettatura articolare, erosione delle superfici articolari, presenza di osteofiti  opacificazione al di sopra della superficie articolare lesa.

Terapia

  1. Riposo: misura essenziale durante una fase dolorosa; il paziente deve evitare qualsiasi attività che provochi dolori.
  2. Trattamento dell’obesità: i pazienti obesi  che hanno artrosi bilaterale alle ginocchia e alle anche devono dimagrire con un regime appropriato.
  3. Fisioterapia: tutte le misure che provocano ipertermia locale sono utili,come l’applicazione di calore locale sotto diverse forme, fango, cura termale onde corte, creme.
  4. La ginnastica medica in piscina con acqua calda è molto utile punto in caso.
  5. Nei casi più gravi di artrosi, quando questi trattamenti sono inefficaci, si rende necessario il trattamento ortopedico con  protesi articolari.

 

Ti potrebbero interessare:

 

Artrite settica

Gotta: che cos’è, sintomi e diagnosi

Osteomielite: che cos’è, sintomi e terapia

Menopausa

Affrontare serenamente la menopausa

Menopausa: disturbi e alimenti per restare in linea

Menopausa: il ritorno al piacere

Artrosi: gli esami per diagnosticarla






Pubblicità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Enable Notifications OK No thanks
Verified by MonsterInsights