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Nervo ottico: cos’è, come funziona

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Cos’è il Nervo Ottico?

Il nervo ottico è una parte fondamentale del sistema visivo umano, responsabile del trasferimento delle informazioni visive dal bulbo oculare al cervello. È composto da fibre nervose che trasportano gli impulsi luminosi e visivi dalla retina al cervello, dove vengono elaborati e interpretati come immagini.

Il nervo ottico inizia alla papilla ottica, situata sul fondo dell’occhio, dove le fibre nervose della retina si raccolgono per formare il cosiddetto “nervo ottico”. Queste fibre nervose trasportano gli impulsi visivi attraverso il nervo ottico fino al chiasma ottico, dove avviene una parziale decussazione delle fibre nervose provenienti dai due occhi.

Dopo il chiasma ottico, le fibre nervose del nervo ottico proseguono lungo il tratto ottico verso il talamo visivo nel cervello, dove vengono elaborate e trasmesse alle aree cerebrali responsabili della percezione visiva. È grazie al nervo ottico che siamo in grado di percepire e interpretare il mondo visivo che ci circonda.

Qualsiasi danno al nervo ottico può influenzare significativamente la capacità visiva di una persona, causando problemi come la perdita parziale o totale della vista. Patologie come il glaucoma, la neurite ottica e altre condizioni neurologiche possono compromettere il corretto funzionamento del nervo ottico e richiedere interventi medici appropriati per preservare la vista.

 

Struttura del Nervo Ottico

 
Il nervo ottico è costituito da diverse componenti anatomiche che svolgono ruoli specifici nel trasferimento delle informazioni visive dal bulbo oculare al cervello.
 
Principali strutture che compongono il nervo ottico:
 
  1. Papilla ottica: è il punto di partenza del nervo ottico situato sul fondo dell’occhio, dove le fibre nervose della retina si raccolgono per formare il nervo ottico.
  2. Fibre nervose della retina: sono le fibre nervose provenienti dagli strati cellulari della retina che trasportano gli impulsi luminosi e visivi verso il nervo ottico.
  3. Nervo ottico: è il fascio di fibre nervose che si forma dalla papilla ottica e trasporta gli impulsi visivi verso il cervello.
  4. Chiasma ottico: è il punto dove avviene una parziale decussazione delle fibre nervose provenienti dai due occhi. In questa sede, alcune fibre nervose si incrociano mentre altre proseguono diritte.
  5. Tratto ottico: è la porzione del nervo ottico che prosegue oltre il chiasma ottico e trasporta le fibre nervose verso il talamo visivo nel cervello.
  6. Talamo visivo: è l’area del cervello dove le informazioni visive elaborate dalle fibre nervose del nervo ottico vengono trasmesse e distribuite alle aree cerebrali responsabili della percezione visiva.
  7. Corteccia visiva: è la parte del cervello dove le informazioni visive elaborate vengono interpretate e percepite come immagini visive.
Queste sono le principali strutture che compongono il nervo ottico e che svolgono un ruolo cruciale nel trasferimento e nell’elaborazione delle informazioni visive all’interno del sistema visivo umano.

Nervo ottico: decorso

 Il decorso nervo ottico inizia alla papilla ottica, situata sul fondo dell’occhio, dove le fibre nervose della retina si raccolgono per formare il nervo ottico.

Dalle fibre nervose della retina, il nervo ottico si estende attraverso il bulbo oculare e penetra nel cranio attraverso il canale ottico. Una volta all’interno del cranio, il nervo ottico si divide al chiasma ottico, dove avviene una parziale decussazione delle fibre nervose provenienti dai due occhi. Alcune fibre nervose si incrociano mentre altre proseguono diritte.

Le fibre nervose provenienti dal nervo ottico continuano il loro percorso oltre il chiasma ottico attraverso il tratto ottico, che li porta verso il talamo visivo nel cervello. Nel talamo visivo, le informazioni visive elaborate dalle fibre nervose del nervo ottico vengono trasmesse e distribuite alle aree cerebrali responsabili della percezione visiva.

Infine, le informazioni visive vengono trasmesse alla corteccia visiva nel cervello, dove vengono interpretate e percepite come immagini visive. È grazie al nervo ottico che siamo in grado di percepire e interpretare il mondo visivo che ci circonda.

Qualsiasi interruzione o danno lungo questo percorso può influenzare la capacità visiva di una persona e richiedere interventi medici appropriati per preservare la vista.

Aree visive associative

Le aree visive di associazione sono distribuite in modo specifico nei diversi lobi cerebrali:
  • Lobo Occipitale: comprende l’area visiva secondaria (parastriata: area 18) e l’area visiva terziaria (prestriata: area 19).
  • Lobo Parietale: include l’area visiva parietale posteriore (parte dell’area 7).
  • Lobo Temporale: coinvolge l’area visiva temporale mediana (parte dell’area 39) e l’area temporale inferiore (parte delle aree 20-21).
  • Lobo Frontale: contiene i campi oculari frontali (parte dell’area 8).
Queste aree visive associative contribuiscono al riconoscimento degli oggetti, alla percezione dei colori, della profondità e del movimento.
Solo circa il 10% delle fibre provenienti dal corpo genicolato laterale del talamo raggiungono la Lamina Quadrigemina e terminano nel Tubercolo quadrigemino superiore. Questa regione media i riflessi somatomotori in risposta a stimoli visivi, acustici e sensitivi somatici, aiutando nell’orientamento dei movimenti del capo e degli occhi verso la fonte dello stimolo. Queste fibre raggiungono anche il nucleo pretettale, da cui si sviluppa una linea riflessa. Rispondono ai segnali luminosi in stretta correlazione con il Sistema Nervoso Autonomo.
In sintesi, le aree visive associative si trovano in diverse parti del cervello e svolgono ruoli cruciali nel processo di percezione visiva avanzata e nell’interazione con gli stimoli visivi provenienti dall’ambiente circostante.

Malattie del nervo ottico

Il nervo ottico, essendo una parte vitale del sistema visivo, è suscettibile a diverse condizioni patologiche che possono compromettere la sua funzionalità e portare a problemi di vista. Ecco alcune delle principali malattie e disturbi che possono interessare il nervo ottico:
 
  1. Neurite ottica: si tratta di un’infiammazione del nervo ottico che può causare perdita improvvisa della vista, dolore oculare e ridotta acuità visiva.
  2. Glaucoma: una condizione caratterizzata da un aumento della pressione intraoculare che può danneggiare le fibre nervose del nervo ottico, portando a perdita di campo visivo e, se non trattata, alla cecità.
  3. Ischemia del nervo ottico: una ridotta afflusso di sangue al nervo ottico può causare danni permanenti alle fibre nervose e compromettere la trasmissione delle informazioni visive al cervello.
  4. Neuropatia ottica ereditaria di Leber: una malattia genetica che colpisce il nervo ottico e provoca una progressiva perdita della vista, in genere iniziando in giovane età.
  5. Tumori del nervo ottico: sia tumori benigni che maligni possono svilupparsi nel nervo ottico o nelle sue vicinanze, causando sintomi come visione offuscata, perdita di campo visivo e dolore oculare.
  6. Neurite ottica ischemica: un’infiammazione del nervo ottico causata da un’ischemia locale, che può verificarsi in condizioni come l’aterosclerosi o l’ipertensione.
  7. Atrofia ottica: una condizione in cui le fibre nervose del nervo ottico si deteriorano progressivamente, portando a una perdita permanente della vista.

 

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