Test di fragilità osmotica
La resistenza osmotica delle cellule: un test di fragilità
Che cos’è il test di fragilità osmotica?
Il test di fragilità osmotica è una tecnica utilizzata per valutare la resistenza delle membrane cellulari a stress osmotici. Questa tecnica viene spesso utilizzata in ambito clinico e di ricerca, soprattutto per studiare le proprietà delle cellule del sangue. Il test si basa sulla misurazione della perdita di emoglobina dai globuli rossi in soluzioni ipotoniche di cloruro di sodio.
A cosa serve?
Il test è utilizzato principalmente per diagnosticare l’anemia emolitica ereditaria, una malattia genetica in cui i globuli rossi sono più fragili del normale e si rompono più facilmente. La fragilità osmotica può anche essere utilizzata per valutare lo stato delle membrane dei globuli rossi in altre condizioni patologiche, come la talassemia e la sferocitosi ereditaria.
Come si esegue il test della fragilità osmotica?
Il primo passo del test è la raccolta di un campione di sangue. Il sangue viene centrifugato per separare i globuli rossi dal plasma e dalla porzione bianca del sangue. I globuli rossi vengono quindi lavati ripetutamente per rimuovere eventuali tracce di plasma o altre sostanze che potrebbero interferire con il test.
Per eseguire il test della fragilità osmotica, si preparano una serie di soluzioni di cloruro di sodio a concentrazioni crescenti, tipicamente da 0,1% a 0,9%. I globuli rossi lavati vengono poi incubati in ciascuna delle soluzioni per un periodo di tempo determinato, solitamente da 30 secondi a 30 minuti.
Dopo l’incubazione, i globuli rossi vengono centrifugati per separarli dalla soluzione e quindi viene misurata la concentrazione di emoglobina nel surnatante. La percentuale di emoglobina rilasciata dai globuli rossi in ogni soluzione viene poi plot-tata in un grafico, con la concentrazione di cloruro di sodio sull’asse x e la percentuale di emoglobina rilasciata sull’asse y.
In una condizione normale, i globuli rossi subiranno lisi (rompimento) in soluzioni ipotoniche con bassa concentrazione di cloruro di sodio, dove la pressione osmotica è inferiore a quella interna dei globuli rossi e l’acqua entra nelle cellule, causando una dilatazione eccessiva e la rottura della membrana. In soluzioni ipertoniche, con una concentrazione di cloruro di sodio superiore a quella interna dei globuli rossi, la pressione osmotica sposta l’acqua dalle cellule ai soluti nella soluzione e i globuli rossi subiranno stessa una contrazione eccessiva e la rottura delle membrane.
In una condizione patologica come l’anemia emolitica ereditaria, i globuli rossi saranno più fragili del normale e subiranno lisi anche in soluzioni isotone o con bassa concentrazione di cloruro di sodio. Nella talassemia, i globuli rossi possono essere più resistenti alla lisi in soluzioni ipotoniche rispetto ai globuli rossi normali.
Il test della fragilità osmotica può essere utilizzato anche per valutare l’effetto di farmaci o altri composti sulla fragilità dei globuli rossi. Ad esempio, alcuni farmaci antimalarici possono causare una maggiore fragilità dei globuli rossi in seguito a un aumento della pressione osmotica.
Conclusione
Il test della fragilità osmotica è un’importante valutazione delle proprietà delle membrane dei globuli rossi e può fornire indicazioni sulla presenza di alcune condizioni patologiche. Tuttavia, il test non è specifico per una particolare malattia e deve essere interpretato in combinazione con altri test di laboratorio e clinici.
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