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Anisocoria: pupille di dimensioni diverse

 

Cos’è l’anisocoria?

L’anisocoria è una condizione in cui le dimensioni delle pupille dell’occhio destro e sinistro sono diverse. Può essere causata da una varietà di fattori, tra cui lesioni cerebrali, disturbi neurologici, reazioni a farmaci o sostanze, o semplicemente essere una caratteristica fisiologica normale di alcune persone. In alcuni casi, l’anisocoria può essere un segno di un problema più grave e potrebbe richiedere un’attenzione medica immediata. Se noti un’asimmetria persistente delle pupille o altri sintomi associati, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata.

 Quando si piò parlare di anisocoria?

La differenza di dimensione tra le due pupille per poter essere considerata anisocoria varia a seconda delle fonti mediche, ma comunemente si fa riferimento a una differenza di almeno 0,4-0,5 mm di diametro tra le due pupille. Tuttavia, è importante sottolineare che la diagnosi di anisocoria non si basa solo sulla differenza di dimensione delle pupille, ma deve essere valutata insieme ai sintomi associati, alla storia clinica del paziente e ad altri esami medici. 

Anisocoria: Fisiologica o Patologica?

L’anisocoria può essere fisiologica o patologica, a seconda della causa sottostante.
  • Anisocoria fisiologica: in alcuni individui, una lieve differenza nelle dimensioni delle pupille può essere una caratteristica normale e non associata a problemi di salute. Ad esempio, l’anisocoria lieve può essere presente in alcune persone senza che vi sia una causa patologica sottostante.
  • Anisocoria patologica: se l’anisocoria è improvvisa, significativa o accompagnata da altri sintomi come dolore o cambiamenti nella visione, potrebbe essere indicativa di un problema sottostante più serio, come un’irritazione o lesione oculare, una patologia neurologica, un’infiammazione o un’altra condizione medica. In questi casi, è importante consultare un medico per una valutazione approfondita e determinare la causa e il trattamento appropriato.

Cause di Anisocoria Patologica

Le cause possono includere diverse condizioni mediche che influenzano il sistema nervoso oculare e il controllo delle pupille. Alcune delle cause comuni di anisocoria patologica includono:
Queste sono solo alcune delle possibili cause di anisocoria patologica. È importante che un medico valuti attentamente l’anisocoria patologica per determinare la causa sottostante e pianificare un trattamento appropriato.

Sintomi

L’anisocoria in alcuni casi, potrebbe non causare alcun disturbo visivo e la persona potrebbe non esserne neanche a conoscenza.

Sintomi principali:

  • Differenza visibile nella dimensione delle pupille: questo è il sintomo più ovvio e da cui prende il nome la condizione. La differenza di dimensione può essere più o meno marcata e può riguardare un solo occhio o entrambi.
  • Visione doppia o offuscata: può causare visione doppia o offuscata, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione.
  • Dolore oculare: in alcuni casi può essere associata a dolore oculare, che può variare da lieve a intenso.
  • Sensibilità alla luce (fotofobia): la luce intensa può risultare fastidiosa e causare discomfort.
  • Mal di testa:  può a volte causare mal di testa, soprattutto nella zona intorno agli occhi.
  • Arrossamento oculare: l’occhio con la pupilla più dilatata può apparire arrossato.
  • Palpebra cadente (ptosi): in alcuni casi può essere associata a ptosi, ovvero una caduta della palpebra superiore.

Sintomi meno comuni:

  • Nausea e vomito: in rari casi, l’anisocoria può essere associata a nausea e vomito.
  • Debolezza o intorpidimento facciale: nei casi più gravi, può essere un segno di un problema neurologico, come una paralisi del III nervo cranico, che può causare debolezza o intorpidimento su un lato del viso.

Diagnosi

 Riconoscere la causa esatta è fondamentale per ricevere un trattamento adeguato e prevenire potenziali complicazioni alla vista.

La visita medica: il primo passo fondamentale

  • Esame anamnestico: il medico raccoglierà informazioni sulla salute generale, sui farmaci assunti, su eventuali traumi recenti o precedenti problemi oculari.
  • Esame oculistico completo: valutazione della vista, motilità oculare, riflessi pupillari, pressione oculare e salute generale degli occhi.
  • Esame neurologico: valutazione della vista, dei movimenti facciali, della forza e della sensibilità per escludere problemi neurologici sottostanti.

Esami diagnostici supplementari: a seconda del caso

  • Esami del sangue: per escludere condizioni come diabete o infezioni.
  • Tac o risonanza magnetica del cervello: per identificare eventuali anomalie cerebrali o tumori.
  • Test neurofisiologici: per valutare la funzionalità dei nervi cranici.

Valutare la risposta alla luce: un test utile

  • Luce diretta: si osserva la risposta delle pupille alla luce diretta. Una pupilla normale si restringe, mentre una pupilla dilatata a causa di una paralisi del terzo nervo cranico non si restringe o lo fa in modo lento e incompleto.
  • Luce consensuale: si illumina un occhio e si osserva la risposta della pupilla dell’altro occhio. In un individuo sano, entrambe le pupille si restringono (riflesso consensuale). Questo riflesso è assente in caso di paralisi del terzo nervo cranico.

Diagnosi differenziale: escludere altre cause

  • Anisocoria fisiologica: una lieve differenza nella dimensione delle pupille è normale e non indica alcuna condizione patologica.
  • Midriasi farmacologica: alcuni colliri o farmaci possono causare la dilatazione temporanea della pupilla.
  • Trauma cranico: un trauma alla testa può danneggiare i nervi che controllano le pupille.
  • Ictus: un ictus può colpire il cervello e causare anisocoria tra i sintomi.
  • Tumore cerebrale: un tumore cerebrale può esercitare pressione sui nervi cranici e causare anisocoria.
  • Aneurisma cerebrale: un aneurisma cerebrale può comprimere i nervi cranici e causare anisocoria.
  • Malattie neurologiche: alcune malattie neurologiche, come la sclerosi multipla, possono causare anisocoria.

Trattamento dell’anisocoria

 

 Il trattamento  dipenderà dalla causa specifica che determina l’anisocoria.

In generale, si possono distinguere due categorie di approcci:

1. Trattamento della causa sottostante:

  • Farmaci: in caso di infezioni o infiammazioni oculari, verranno prescritti antibiotici, antivirali o antinfiammatori, sotto forma di colliri o farmaci per via orale.
  • Intervento chirurgico: se l’anisocoria è causata da un trauma, da un tumore o da un aneurisma cerebrale, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per correggere il problema.
  • Farmaci per il controllo di malattie sistemiche: in caso di patologie come il diabete o l’ipertensione, sarà fondamentale seguire una terapia farmacologica adeguata per tenere sotto controllo la malattia e prevenire ulteriori complicazioni.
  • Riabilitazione: dopo un ictus o un trauma cranico, potrebbe essere necessaria la riabilitazione per recuperare la funzionalità dei nervi e dei muscoli oculari.

2. Terapia sintomatica:

  • Colliri: in alcuni casi, possono essere utilizzati colliri per restringere la pupilla dilatata e ridurre la differenza di dimensione con l’altra.
  • Occhiali da sole: l’utilizzo di occhiali da sole può aiutare a ridurre la sensibilità alla luce e il fastidio causati dall’anisocoria.
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