Enfisema polmonare: sintomi, cause, cura
La causa più comune dell'enfisema polmonare risiede nell'inalazione di sostanze irritanti, contenute per esempio nel fumo di sigaretta, nell'aria inquinata o nelle esalazioni di certi impianti industriali.
Che cos’è l’enfisema polmonare?
L’enfisema è una grave malattia polmonare. Con il termine “enfisema” si definisce una condizione patologica caratterizzata dalla presenza di materiale gassoso in una sede nella quale esso è normalmente assente ( per es. enfisema sottocutaneo) o, nel caso del polmone, di un’ abnorme quantità di aria in rapporto al materiale solido che costituisce il parenchima dell’organo. Vengono perciò identificati, da un punto di vista anatomo clinico, vari tipi di enfisema:
- Enfisema compensatorio o vicariante che interessa un solo polmone nei soggetti che hanno perso l’uso di quello controlaterale.
- Enfisema senile, caratterizzato da un’atrofia delle strutture polmonari con aumento relativo della quota di aria.
- Enfisema acuto da iperdistensione alveolare, che si realizza durante una grave crisi asmatica.
La variante più comune di enfisema non rientra in queste categorie: essa è la conseguenza della più o meno estesa distruzione delle strutture fibrose, elastiche e collagene che formano la matrice dell’organo. Questo tipo di enfisema viene anche definito enfisema cronico ostruttivo.
Enfisema polmonare: cause
L’elemento caratteristico dell’enfisema polmonare è rappresentato dalla distruzione delle strutture di collagene ed elastiche dell’organo; è ormai accertato che tale fenomeno è largamente ascrivibile all’azione di enzimi proteolitici endogeni, in particolare dell’enzima elastasi, abbondante nel citoplasma delle cellule infiammatorie presenti nell’apparato respiratorio: i macrofagi alveolari ed i granulociti neutrofili. È ormai accertato che l’enfisema polmonare può svilupparsi qualora venga alterato il normale rapporto tra i livelli di proteasi endogena e quelli di antiproteasi a favore delle prime. Questa condizione può determinarsi come conseguenza di fattori di carattere genetico e o ambientale. Nonostante la frequenza di soggetti geneticamente predisposti all’enfisema sia assai modesta, questa patologia risulta estremamente diffusa nella popolazione. Esistono quindi fattori di ordine ambientale, oltre che ereditario, in grado di condurre allo squilibrio del rapporto proteasi/antiproteasi che determina l’insorgenza di enfisema. Ancora una volta si è potuto identificare che il fumo di sigaretta è il maggiore responsabile all’origine di tale fenomeno, attraverso una serie di meccanismi che concorrono nel produrre il danno alle strutture collagene ed elastiche del polmone.
Classificazione morfologica
L’enfisema può essere distinto in:
- Enfisema centrolobulare:il processo iniziale è una distruzione dei bronchioli centroacinosi. E’ l’enfisema delle bronchiti croniche. Può evolvere nell’enfisema panacinoso distruttivo.
- Enfisema panacinoso: il processo iniziale è caratterizzato da una distensione degli spazi aerei con sede al di là dei bronchioli terminali e da una distruzione irreversibile degli alveoli. L’enfisema da difetto di alfa-1 antitripsina appartiene al tipo panacinoso.
Quali sono i sintomi dell’enfisema polmonare?
L’inizio è insidioso ed è caratterizzato da una dispnea progressiva. In base alla tosse, l’espettorato e alla cianosi, si distinguono gli enfisematosi di tipo A e quelli del tipo B.
- Tipo A: dispnea, senza tosse né espettorazione, rimane a lungo senza cianosi con una saturazione in ossigeno relativamente soddisfacente e una ritenzione di CO2 poco elevata. Il tipo A è caratteristico dell’enfisema da deficienza in alfa-1 antitripsina.
- Tipo B: questi malati hanno una bronchite cronica con tosse ed ispettorato. Si ha poliglobulia e cianosi ed il loro enfisema si complica spesso con insufficienza cardiaca destra.
Un attento esame delle mani può svelare la presenza di ippocratismo digitale, cioè quella alterazione dell’ultima falange che è caratteristica dei portatori di broncopneumopatia cronica, anche se può essere presente in altre patologie.
All’ispezione si nota che il torace è fisso in posizione inspiratoria, il diametro antero-posteriore particolarmente aumentato ed il collo sembra molto corto “torace a botte”. I movimenti respiratori sono limitati o anche assenti. L’ispirazione prolungata, i muscoli sterno-cleidomastoidei sono spesso tesi e contratti, le vene giugulare rigonfie.
Cosa sono gli alveoli polmonari?
Sono dei piccoli spazi nei polmoni, all’interno dei quali l’anidride carbonica lascia il sangue mentre l’ossigeno entra in circolo. Situati alle estremità dei bronchioli terminali, cioè le ramificazioni ultime dei bronchi, gli alveoli presentano un'estesa superficie parietale, molto elastica, che serve loro ad aumentare l'area per gli scambi gassosi.
Enfisema polmonare: come si fa la diagnosi
La diagnosi di enfisema polmonare, oltre che sull‘indagine anamnestica e clinica, dovrà basarsi sull’esame radiologico del torace e sui dati relativi alle prove di funzionalità respiratoria. In presenza di enfisema puro, l’RX del torace mostra una caratteristica iperdiafania dei campi polmonari, dovute alla rarefazione della trama connettivale e vascolare soprattutto nelle regioni periferiche del polmone.Gli spazi intercostali si allargano, le cupole diaframmatiche si abbassano e si appiattiscono. La superficie delle aree polmonari aumenta ed il mediastinoappare ristretto. Possono comparire bolle.
Emogasanalisi arteriosa: è un prelievo di sangue che si effettua da un’arteria periferica e serve a misurare la quantità di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel nostro sangue e il pH del sangue.
Spirometria:misura la quantità di aria che si è in grado di inspirare ed espirare dai polmoni con uno sforzo massimale e la velocità con cui si riesce a muoverla. E’ il test più comune per valutare la funzionalità polmonare. Si tratta di un esame molto semplice, indolore, che dura in genere meno di 10 minuti.
Prognosi
Gli enfisematosi vanno incontro a infezioni broncopolmonari, polmoniti e broncopolmonite, che sono la causa di episodi di insufficienza respiratoria acuta che necessita spesso di una ospedalizzazione. Lo pneumotorace spontaneo, l’embolia polmonare il carcinoma broncopolmonare possono anche complicare l’enfisema.
Come si cura l’enfisema polmonare?
Non esiste al giorno d’oggi alcun rimedio farmacologico efficace per l’enfisema polmonare una volta che questo si sia instaurato. E’ conveniente agire in senso preventivo, limitando l’entità dei fattori di rischio ed intervenendo tempestivamente sulle complicanze, ad esempio infettive, che possono accelerare la progressione di una bronchite cronica verso un quadro di grave enfisema e di insufficienza respiratoria
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