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Ptosi palpebrale

Cos’è la ptosi palpebrale?

La ptosi palpebrale, nota anche come “caduta della palpebra”, consiste nell’abbassamento della palpebra superiore, che può coprire parzialmente o completamente la pupilla. Può colpire un occhio o entrambi e la sua gravità può variare da lieve a severa.

Quali sono le cause ? 

La ptosi palpebrale può essere causata da diversi fattori che possono interessare i muscoli, i nervi o la pelle della palpebra. Vediamo le cause più comuni:

Danni ai muscoli o ai nervi:

  1. Trauma: lesioni accidentali all’occhio o alla zona circostante possono danneggiare i muscoli o i nervi responsabili del movimento della palpebra.
  2. Infezioni: infezioni oculari come herpes zoster o gonfiore palpebrale possono infiammare i tessuti e indebolire i muscoli della palpebra.
  3. Malattie autoimmuni: condizioni come la miastenia gravis, che colpisce la comunicazione neuromuscolare, possono causare debolezza muscolare generalizzata, inclusa la ptosi palpebrale.
  4. Diabete: alto livello di zuccheri nel sangue per lunghi periodi può danneggiare i nervi, compresi quelli che controllano la palpebra.
  5. Ictus: un ictus che colpisce la parte del cervello che controlla i movimenti facciali può causare ptosi palpebrale.
  6. Tumori: in rari casi, tumori benigni o maligni vicino all’occhio possono comprimere i nervi o i muscoli della palpebra, causando la caduta.

Degenerazione legata all’età:

Con l’avanzare dell’età, la pelle e i tendini che sostengono la palpebra possono indebolirsi e allungarsi, causando la sua caduta graduale.

 

Cause congenite

 

In alcuni casi, la ptosi palpebrale è presente fin dalla nascita a causa di malformazioni dei muscoli o dei nervi che controllano la palpebra.

 

Altre cause:

 

Fattori ereditari: la ptosi palpebrale può essere una condizione ereditaria in alcune famiglie.

 

Uso prolungato di lenti a contatto: sebbene raro, l’uso eccessivo di lenti a contatto può irritare la palpebra e indebolirla nel tempo.

 

Sintomi della ptosi palpebrale

Il sintomo principale della ptosi palpebrale è l’abbassamento evidente della palpebra superiore, che può variare da lieve a grave. La caduta della palpebra può interessare un occhio solo o entrambi e può manifestarsi in modo graduale o improvviso.

Oltre all’abbassamento palpebrale, altri sintomi possono presentarsi:

  1. Affaticamento oculare: la ptosi può causare uno sforzo maggiore per tenere gli occhi aperti, portando a stanchezza oculare, soprattutto alla fine della giornata.
  2. Dolore agli occhi: in alcuni casi, la ptosi può causare dolore o fastidio agli occhi, dovuto allo sforzo muscolare o all’irritazione della cornea.
  3. Visione doppia o offuscata: se la palpebra cade molto, può coprire parzialmente o completamente la pupilla, ostacolando la vista e causando visione doppia o offuscata.
  4. Sensibilità alla luce: la ptosi può aumentare la sensibilità alla luce, causando fastidio durante l’esposizione a fonti luminose intense.
  5. Difficoltà a tenere gli occhi aperti: nei casi più gravi, la ptosi può rendere difficile tenere gli occhi aperti, causando sonnolenza o la necessità di utilizzare le mani per sollevare le palpebre.

Diagnosi della ptosi palpebrale

La diagnosi della ptosi palpebrale richiede un esame oculistico completo eseguito da un oculista. L’oculista valuterà diversi aspetti per determinare la causa e la gravità della condizione:

Anamnesi e storia clinica:

 

L’oculista ti chiederà la tua storia clinica, inclusi traumi oculari, infezioni, malattie autoimmuni, diabete o problemi neurologici. Ti domanderà anche se la ptosi è recente o graduale, se colpisce un occhio o entrambi e se hai altri sintomi come affaticamento oculare, dolore agli occhi, visione doppia o difficoltà a tenere gli occhi aperti.

 

Esame oculistico

 

L’oculista valuterà la vista e la motilità oculare, controllando la simmetria e l’altezza delle palpebre, la forza muscolare e la presenza di eventuali anomalie palpebrali o oculari. Potrebbero essere utilizzati strumenti speciali per misurare la distanza tra la palpebra e la pupilla (Margine Reflex Distance – MRD) e valutare l’entità della ptosi.

 

Esami aggiuntivi

 

In alcuni casi, l’oculista potrebbe richiedere ulteriori esami per determinare la causa sottostante della ptosi palpebrale, come:

 

  1. Test di Tensilon: questo test valuta la funzione muscolare nei pazienti con miastenia gravis.
  2. Esami del sangue: possono essere eseguiti per verificare la presenza di malattie autoimmuni o diabete.
  3. Imaging diagnostico: tecniche come la risonanza magnetica (RMN) o la tomografia computerizzata (TC) possono essere utili per identificare eventuali anomalie strutturali o tumori che potrebbero causare la ptosi.

Diagnosi differenziale

 

È importante distinguere la ptosi palpebrale da altre condizioni che possono causare sintomi simili, come:

  1. Blefaroptosi aponevrotica: una condizione congenita caratterizzata da palpebre cadenti dovuta a un’eccessiva lassità della pelle della palpebra superiore.
  2. Dermatochalasi: eccesso di pelle palpebrale causato dall’invecchiamento o da altri fattori, che può dare l’impressione di ptosi.
  3. Distrofia miotonica: una malattia neuromuscolare che può causare debolezza palpebrale.

Trattamento della ptosi palpebrale

Il trattamento della ptosi palpebrale dipende dalla causa sottostante:

 

Cause mediche:

 

  1. Infezioni: se la ptosi è causata da un’infezione, come una congiuntivite o una blefarite, il trattamento con antibiotici o farmaci antivirali dovrebbe risolvere l’infezione e la ptosi.
  2. Malattie autoimmuni: in caso di malattie autoimmuni come la miastenia gravis, il trattamento con farmaci immunosoppressivi o altri trattamenti specifici per la malattia può migliorare la funzione muscolare e la ptosi palpebrale.
  3. Diabete: un buon controllo glicemico con farmaci o modifiche nello stile di vita può aiutare a prevenire il peggioramento della ptosi diabetica.
  4. Problemi neurologici: Il trattamento per le condizioni neurologiche che causano la ptosi palpebrale dipende dalla specifica malattia. Può includere farmaci, fisioterapia o interventi chirurgici.

Cause non mediche:

 

  1. Ptosi congenita: nei casi gravi di ptosi congenita, potrebbe essere necessaria la chirurgia per correggere i muscoli o le palpebre interessate. L’intervento non è in genere raccomandato nei bambini piccoli, se non in casi gravi che interferiscono con la vista.
  2. Ptosi senile: per la ptosi lieve o moderata legata all’età, possono essere utili esercizi per le palpebre o l’utilizzo di colliri lubrificanti. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria la chirurgia.

Chirurgia

 

La chirurgia per la ptosi palpebrale, chiamata blefaroplastica ricostruttiva, è generalmente considerata l’ultima risorsa, ma può essere necessaria in casi gravi o quando altri trattamenti non hanno avuto successo. L’obiettivo dell’intervento è quello di rafforzare o accorciare i muscoli della palpebra per sollevarla in una posizione più normale.

 

Altri trattamenti

 

  • Lacrime artificiali: le lacrime artificiali possono aiutare ad alleviare l’affaticamento oculare e l’irritazione causati dalla ptosi.
  • Occhiali: in alcuni casi, possono essere utili occhiali con lenti speciali per migliorare la vista se la ptosi interferisce con la visione.
  • Dispositivi di sollevamento della palpebra: in rari casi, possono essere utilizzati dispositivi speciali per sollevare la palpebra e migliorare la vista.

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