Carcinoma renale
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Definizione di carcinoma renale
Nel rene si sviluppano sia tumori benigni che maligni. Con l’eccezione dell’ oncocitoma, raramente neoplasie benigne causano problemi clinici. Oltre 80% dei tumori renali maligni è rappresentata da carcinomi a cellule renali. Il rimanente 20% comprende carcinomi a cellule transizionali che originano nella pelvi e neuroblastoma (tumore di Wilms) nei bambini. Altre neoplasie sono molto rare. Il tumore del rene infine è sede di metastasi di tumori provenienti da altri organi, ed in particolare da:
- tumore del polmone
- melanoma
- tumore mammella
- tumore della prostata
- tumore dello stomaco
Tumori benigni
I tumori benigni del rene, così come i tumori maligni, possono essere distinti in epiteliali e connettivali.
I tumori epiteliali benigni sono rappresentati da:
I tumori benigni di natura connettivale sono:
- angiomiolipoma
- leiomioma (congenito)
- fibroma midollare
- emangioma
- tumore a cellule iuxtaglomerulari (reninoma)
Carcinoma renale
Il carcinoma renale o tumore di Grawitz è il più comune tumore maligno del rene, rappresentando l’ 85% di tutti i tumori renali nell’adulto. In considerazione del colore giallastro, la frequente localizzazione al polo superiore, la somiglianza delle cellule tumorali alle cellule chiare della corteccia surrenalica, un tempo questo tumore veniva chiamato ipernefroma (dal greco hyper, sopra). E’ attualmente chiaro che il tumore origina invece dall’ epitelio tubulare del parenchima renale.
Epidemiologia
Il carcinoma renale rappresenta il 3% circa di tutti i tumori maligni. Esso si manifesta prevalentemente nei soggetti anziani, normalmente tra i 50 e i 70 di età con un rapporto maschi femmine pari a 2:1.
Fattori di rischio
Il carcinoma renale è soprattutto sporadico, benché esistano alcune forme inusuali a trasmissione autosomica dominante, soprattutto nei giovani adulti.
Il tabacco è il fattore di rischio più significativo. I fumatori di sigarette hanno un’incidenza doppia di carcinoma renale, ma anche i fumatori di pipa e sigari sono molto più suscettibili.
Altri fattori di rischio sono:
- obesità
- ipertensione
- trattamento estrogenico sostitutivo
- esposizione all’asbesto
- metalli pesanti
- derivati del petrolio
- familiarità
- avere un genitore con il cancro al rene aumenta di 4 volte il rischio.
Esiste infine anche un aumento dell’incidenza nei pazienti con IRC, malattia cistica assistita e sclerosi tuberosa.
Le forme a trasmissione ereditaria rapprsentano circa il 4% dei carcinomi renali e sono:
- sindrome di von Hippel-Lindau VHL): dalla metà ai 2/3 dei pazienti affetti da VHL sviluppano cisti renali e spesso carcinomi renali bilaterali multipli
- carcinoma a cellule renali ereditario
- carcinoma papillare ereditario
Sintomi
I tre classici sintomi del carcinoma renale sono dolore costovertebrale (al fianco massa palpabile) ed ematuria, ma questi sono visibili solo nel 10% dei casi. Il più sensibile dei tre è l’ematuria, di solito è intermittente e può essere microscopica. Per tali motivi, il tumore può rimanere silente fino al raggiungimento di grandi dimensioni. Questo è dovuto anche al fatto che essendo il rene un organo retroperitoneale, ha tutto il tempo di crescere senza dare segni di compressione.
Il paziente sarà spinto ad andare dal medico nel momento in cui si presenta l’ematuria, perché urinare sangue fa sempre spaventare, ma per avere un’ ematuria macroscopica il tumore avrà già invaso il bacinetto renale,l’uretere, e quindi sarà già cresciuto.
Il carcinoma renale è considerato uno dei grandi “mimi in medicina”, poiché tende a produrre una varietà di sintomi sistemici non correlati all’organo d’origine. I sintomi aspecifici sono:
- febbre
- malessere
- astenia
- perdita di peso
- dolore osseo (da metastasi)
Il carcinoma produce in certe numero di sindromi paraneoplastiche dovute ad un’anomala produzione ormonale che comprendono:
- policitemia (eritropoietina)
- ipercalcemia (paratormone e vitamina D)
- ipertensione (renina)
- sindrome di Stauffer: consistente in un’ epatite reattiva aspecifica caratterizzata da alterazioni dei test di funzionalità epatica, riduzione dei globuli bianchi, febbre e aree di necrosi epatica in assenza di metastasi epatiche. Si associa spesso a prognosi infausta e la sua eziologia non è ancora nota.
- Sindrome di Cushing
- femminilizzazione o mascolinizzazione (ormoni sessuali)
- eosinofilia
- reazioni leucemoidi
- amiloidosi
Nel maschio un altro segno può essere la presenza di un varicocele.
Il varicocele quando presente è sintomatico in quanto costituisce un segno clinico della malattia. Esso è secondario alla compressione della vena spermatica nel suo blocco e nella vena renale quando è presente a sinistra, o nello sbocco in vena cava inferiore quando è presente a destra. E’ comunque, segno di malattia localmente avanzata.
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