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Monociti

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Cosa sono i monociti?

I monociti sono un tipo di globuli bianchi, o leucociti, che costituiscono una parte del sistema immunitario. Sono prodotti nel midollo osseo e circolano nel sangue. I monociti sono i più grandi tra i globuli bianchi e costituiscono circa l’1-10% dei leucociti totali nel sangue periferico. Queste cellule svolgono un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro le infezioni.

I monociti sono in grado di migrare dalla circolazione sanguigna verso i tessuti, dove si trasformano in cellule dendritiche o macrofagi. In questa forma, i monociti contribuiscono alla risposta infiammatoria e all’immunità innata, eliminando batteri, virus, cellule morte e altre sostanze estranee. Inoltre, producono molte sostanze chimiche, come citochine e enzimi, che sono importanti per combattere le infezioni.

La conta dei monociti può aumentare in caso di infezioni, infiammazioni, malattie autoimmuni o dopo un intervento chirurgico. D’altra parte, una conta bassa di monociti può essere un segno di alcuni disturbi del sistema immunitario o carenze vitaminiche. La misurazione dei monociti può essere inclusa in un emocromo completo, un esame del sangue che valuta la composizione e il numero delle cellule del sangue.

 



Funzioni dei monociti

La loro funzione principale è quella di fagocitare (ovvero assorbire) batteri, virus, funghi, parassiti e altri microrganismi o particelle estranee presenti nel sangue. Una volta fagocitati, i monociti possono digerire e distruggere questi microrganismi attraverso un processo chiamato digestione fagocitica.

Inoltre, i monociti rilasciano sostanze chiamate citochine, che stimolano altre cellule del sistema immunitario a combattere l’infezione. Queste cellule, chiamate linfociti, possono poi riconoscere e distruggere i microrganismi specifici attraverso la produzione di anticorpi o la distruzione diretta delle cellule infette.

I monociti sono anche importanti nella risposta infiammatoria. Durante un’infezione o un’infiammazione, i monociti possono migrare verso l’area colpita per contribuire all’eliminazione dell’agente patogeno o alla riparazione del tessuto danneggiato.

Inoltre, i monociti possono svolgere un ruolo nella presentazione dell’antigene, che è il processo attraverso il quale i linfociti riconoscono e rispondono a un invasore straniero. Essi possono presentare parti degli agenti patogeni fagocitati sulla loro superficie, permettendo ai linfociti di riconoscerli come estranei e innescare una risposta immunitaria specifica.

In sintesi, la principale funzione dei monociti è quella di svolgere un ruolo attivo nella difesa del corpo contro gli agenti patogeni, contribuendo alla loro eliminazione e stimolando la risposta immune.

 



Importanza clinica dei monociti

L’analisi dei monociti nel sangue può fornire importanti informazioni diagnostiche e prognostiche. Livelli alterati di monociti possono essere indicativi di diverse condizioni mediche.

Ad esempio:

Nei casi di infezione batterica, i livelli di monociti possono aumentare come parte della risposta immunitaria.

Nei casi di malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, i livelli di monociti possono essere elevati e possono contribuire all’infiammazione cronica.

Nei casi di malattie infiammatorie croniche, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, i monociti possono essere implicati nel processo infiammatorio.

In alcuni tipi di cancro, come il carcinoma renale, i monociti possono essere coinvolti nella progressione tumorale e nell’angiogenesi.

La misurazione dei livelli di monociti nel sangue può fornire informazioni utili ai medici per valutare la risposta immunitaria del paziente, monitorare l’andamento di una malattia e valutare l’efficacia di un trattamento.

 



Monociti alti

Livelli elevati di monociti nel sangue, noto come monocitosi, possono indicare diversi scenari clinici. Ecco alcune possibili cause di monocitosi:

1. Infezioni: le infezioni batteriche, virali o fungine possono causare un aumento dei monociti nel sangue. Questa risposta può essere una reazione normale del sistema immunitario per combattere l’infezione.

2. Malattie infiammatorie croniche: condizioni come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa o l’artrite reumatoide possono essere associate a livelli elevati di monociti a causa dell’infiammazione cronica.

3. Malattie autoimmuni: alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico o la sarcoidosi, possono causare monocitosi.

4. Malattie ematologiche: In alcune malattie del sangue, come la leucemia mieloide cronica o la sindrome mielodisplastica, possono verificarsi livelli elevati di monociti.

5. Reazione al farmaco: l’uso di alcuni farmaci può causare monocitosi come effetto collaterale.

6. Stress fisico o emotivo: situazioni di stress intenso, come traumi, interventi chirurgici o gravi eventi emotivi, possono causare un aumento temporaneo dei livelli di monociti.

Monociti bassi

Livelli bassi di monociti nel sangue, noti come monocitopenia, possono essere indicativi di diverse condizioni. Ecco alcune possibili cause di monocitopenia:

1. Malattie ematologiche: alcune malattie del sangue, come la leucemia mieloide acuta o la mielofibrosi, possono causare una riduzione dei monociti nel sangue.

2. Trattamenti chemioterapici o radioterapici: alcuni trattamenti per il cancro, come la chemioterapia o la radioterapia, possono sopprimere la produzione di cellule del sangue nel midollo osseo, compresi i monociti.

3. Infezioni gravi: in alcuni casi di infezioni batteriche o virali gravi, i monociti possono essere ridotti a causa di un’alterazione della produzione di cellule del sangue nel midollo osseo.

4. Malattie autoimmuni: alcune malattie autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico o la sindrome di Felty, possono essere associate a monocitopenia.

5. Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS): lAIDS, causato dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), può influenzare la produzione di monociti e causare monocitopenia.

6. Trapianto di midollo osseo: dopo un trapianto di midollo osseo, i livelli di monociti possono essere temporaneamente ridotti a causa della soppressione del sistema immunitario.

 



 

Come si misurano

I monociti possono essere misurati attraverso un esame del sangue chiamato emocromo completo o conta dei leucociti. Questo test viene eseguito in laboratorio utilizzando un campione di sangue prelevato da una vena o, in alcuni casi, utilizzando un campione di sangue prelevato da una puntura del dito.

Durante l’emocromo completo, il campione di sangue viene analizzato per determinare il numero e la percentuale di diversi tipi di cellule del sangue, compresi i monociti. I monociti vengono identificati e conteggiati utilizzando un analizzatore automatico che riconosce le diverse popolazioni cellulari in base alle loro caratteristiche morfologiche e al contenuto di RNA.

I risultati dell’emocromo completo includono il conteggio assoluto dei monociti, che rappresenta il numero di monociti per unità di volume di sangue, e la percentuale di monociti rispetto al totale dei leucociti presenti nel campione di sangue. I range di riferimento normali per i monociti possono variare leggermente a seconda del laboratorio, ma di solito si trovano tra il 2% e il 10% del totale dei leucociti.

È importante sottolineare che l’interpretazione dei risultati dell’emocromo completo deve essere fatta da un medico o un professionista sanitario qualificato, in quanto possono essere necessarie considerazioni cliniche aggiuntive per una valutazione accurata. Se hai domande o preoccupazioni sui tuoi risultati relativi ai monociti, è consigliabile consultare un medico.

 

 

Sclerosi multipla, identificata nei linfociti B e nei monociti 

 



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