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Eosinofili

Che cosa sono gli eosinofili?

Gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi, o leucociti, presenti nel sangue e in alcuni tessuti del corpo. Fanno parte del sistema immunitario e hanno un ruolo importante nella risposta del corpo alle infezioni e alle reazioni allergiche.

Gli eosinofili prendono il nome dal fatto che contengono granuli di un colorante chiamato eosina, che può essere visualizzato al microscopio. Questi granuli contengono sostanze chimiche, come enzimi e proteine, che possono essere rilasciate per combattere le infezioni o modulare la risposta infiammatoria.

I livelli di eosinofili nel sangue possono variare in base a diversi fattori.

 

 

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Funzione degli eosinofili

Gli eosinofili svolgono diverse funzioni nel sistema immunitario.
Le loro principali responsabilità includono:
    1. Combattere le infezioni:  sono coinvolti nella difesa del corpo contro parassiti e infezioni batteriche. Rilasciano sostanze chimiche tossiche, come enzimi e proteine, che possono distruggere i parassiti o neutralizzare i batteri.
    2. Regolare la risposta infiammatoria:sono parte integrante della risposta infiammatoria del corpo. Rilasciano sostanze chimiche che attraggono altre cellule immunitarie sul sito dell’infiammazione e possono modulare la risposta infiammatoria stessa.
    3. Partecipare alle reazioni allergiche: sono fortemente coinvolti nelle reazioni allergiche. Quando il sistema immunitario riconosce erroneamente una sostanza innocua come una minaccia e scatena una risposta allergica, gli eosinofili vengono attivati e rilasciano sostanze chimiche che causano sintomi allergici come prurito, gonfiore e infiammazione.

 

 

Condizioni associate agli eosinofili

Variazioni dei livelli di eosinofili nel sangue possono essere indicative di diverse condizioni. Alcune delle condizioni associate a livelli aumentati di eosinofili includono:
  1. Allergie: le reazioni allergiche, come l’asma o la rinite allergica, possono causare un aumento degli eosinofili nel sangue.
  2. Parassiti: le infezioni da parassiti, come la filariosi o l’ascaridiasi, possono attivare una risposta degli eosinofili.
  3. Malattie infiammatorie croniche: condizioni come la colite ulcerosa o la malattia di Crohn possono causare un aumento degli eosinofili a causa dell’infiammazione cronica.
  4. Malattie autoimmuni: alcune malattie autoimmuni, come la sindrome di Churg-Strauss o la dermatomiosite, possono essere associate ad un aumento degli eosinofili.
D’altra parte, livelli bassi di eosinofili possono essere osservati in alcune condizioni, ma sono meno comuni.
 
 

Produzione e ciclo vitale 

La produzione degli eosinofili avviene nel midollo osseo, il tessuto molle all’interno delle ossa. Questo processo è noto come ematopoiesi.

Gli eosinofili si sviluppano da cellule staminali ematopoietiche che si differenziano in precursori dei granulociti.

Il ciclo di vita degli eosinofili può essere suddiviso in diverse fasi:

1. Produzione: le cellule staminali ematopoietiche nel midollo osseo si differenziano in precursori dei granulociti, tra cui gli eosinofili. Questi precursori subiscono una serie di cambiamenti e maturazione cellulare per diventare eosinofili completamente formati.

2. Rilascio nel flusso sanguigno: una volta che gli eosinofili sono completamente formati, vengono rilasciati nel flusso sanguigno e si spostano verso i tessuti attraverso la circolazione. La loro presenza nel sangue può essere valutata attraverso un esame del sangue chiamato emocromo completo.

3. Migrazione nei tessuti: gli eosinofili hanno la capacità di migrare dai vasi sanguigni verso i tessuti in risposta a segnali chimici e infiammatori. Una volta nei tessuti, possono svolgere le loro funzioni protettive e regolatorie.

4. Funzione e sopravvivenza: gli eosinofili svolgono molteplici funzioni nel sistema immunitario, come combattere le infezioni, regolare la risposta infiammatoria e partecipare alle reazioni allergiche. La loro sopravvivenza nei tessuti può variare a seconda delle condizioni e dei segnali presenti nell’ambiente circostante.

5. Eliminazione: dopo aver svolto il loro ruolo nel sistema immunitario, gli eosinofili possono essere eliminati attraverso diversi meccanismi. Possono subire apoptosi, ovvero una morte cellulare programmata, oppure possono essere fagocitati e rimossi da altre cellule immunitarie, come i macrofagi.

Il tempo di vita degli eosinofili nel sangue può variare, generalmente da alcuni giorni a diverse settimane, mentre la loro permanenza nei tessuti può essere più prolungata a seconda delle condizioni locali.

È importante sottolineare che la produzione e il ciclo vitale degli eosinofili possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui segnali chimici, ormoni e condizioni di salute. Pertanto, eventuali alterazioni nella produzione o nella funzione degli eosinofili possono richiedere un’adeguata valutazione medica per identificare la causa sottostante e determinare il trattamento appropriato.

 

Valori normali

Eosinofili: quantità e dimensioni

La quantità di eosinofili presenti nel sangue può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui l’età, il sesso, l’etnia e lo stato di salute generale. Normalmente, il conteggio degli eosinofili viene espressa come percentuale rispetto al totale dei globuli bianchi o come numero assoluto per microlitro di sangue.

In condizioni normali, il conteggio degli eosinofili nel sangue per adulti sani è generalmente inferiore al 5% dei globuli bianchi totali o inferiore a 350-500 cellule per microlitro di sangue. Tuttavia, in alcune malattie o condizioni, come le reazioni allergiche, le infezioni parassitarie o alcune malattie infiammatorie, il conteggio degli eosinofili può aumentare significativamente.

Le dimensioni degli eosinofili possono variare leggermente da persona a persona, ma solitamente sono leggermente più grandi rispetto ad altri tipi di globuli bianchi. Le dimensioni degli eosinofili vengono generalmente misurate in micrometri (μm) utilizzando il microscopio.Di solito, gli eosinofili hanno un diametro di circa 12-17 μm.

 

 

 

Quando gli eosinofili sono alti?

Un aumento dei livelli di eosinofili nel sangue, noto come eosinofilia, può essere causato da diverse condizioni. Alcuni dei motivi più comuni per un conteggio elevato di eosinofili includono:

1. Reazioni allergiche: le allergie possono innescare una risposta immunitaria che porta all’aumento degli eosinofili nel sangue. Questo può verificarsi in caso di allergie alimentari, allergie respiratorie come l’asma, rinite allergica o dermatite atopica.

2. Infezioni parassitarie: alcune infezioni parassitarie, come la filariosi, l’ascaridiasi o la trichinosi, possono provocare eosinofilia. Gli eosinofili sono coinvolti nella risposta immunitaria contro i parassiti.

3. Malattie infiammatorie: condizioni infiammatorie croniche come la colite ulcerosa, la malattia di Crohn o la vasculite possono causare un aumento degli eosinofili.

4. Malattie autoimmuni: alcune malattie autoimmuni, come la sindrome di Churg-Strauss, la malattia di Sjögren o la polimialgia reumatica, possono essere associate ad eosinofilia.

5. Reazioni ai farmaci: l’assunzione di alcuni farmaci, come antibiotici, anticonvulsivanti o farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), può causare un aumento degli eosinofili come reazione avversa.

6. Malattie del sangue:iIn alcuni casi, la presenza di eosinofilia può essere indicativa di malattie del sangue, come la leucemia eosinofila cronica o il sindrome ipereosinofila.

 

 

Eosinofili bassi: da cosa dipendono?

Un conteggio basso di eosinofili nel sangue, noto come eosinopenia, può essere causato da diversi fattori.

Alcuni dei motivi più comuni per un conteggio ridotto di eosinofili includono:

1. Stress e corticosteroidi: situazioni di stress fisico o emotivo intenso, come traumi gravi, interventi chirurgici o stress psicologico, possono causare una temporanea riduzione dei livelli di eosinofili nel sangue. Inoltre, l’uso di corticosteroidi, come farmaci anti-infiammatori, può sopprimere la produzione di eosinofili.

2. Infezioni batteriche gravi: alcune infezioni batteriche gravi, come la sepsi o l’infezione generalizzata del sangue, possono causare una diminuzione dei livelli di eosinofili.

3. Malattie infiammatorie croniche: alcune malattie infiammatorie croniche, come l’artrite reumatoide o la malattia di Crohn, possono influenzare negativamente la produzione di eosinofili e portare a una riduzione dei loro livelli nel sangue.

4. Uso di farmaci immunosoppressori: alcuni farmaci immunosoppressori utilizzati per trattare malattie autoimmuni o prevenire il rigetto di trapianti possono sopprimere la produzione di eosinofili.

5. Malattie del midollo osseo: condizioni che colpiscono il midollo osseo, come l’aplasia midollare o la leucemia mieloide acuta, possono interferire con la produzione di eosinofili e causare una diminuzione dei loro livelli nel sangue.

6. Malattie endocrine: alcune malattie endocrine, come l’ipotiroidismo o l’insufficienza surrenalica, possono influenzare i livelli di eosinofili.

7. Trattamenti chemioterapici: la chemioterapia utilizzata per trattare il cancro può sopprimere la produzione di eosinofili e portare a una diminuzione dei loro livelli nel sangue.

 

 

 

 

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